venerdì 12 marzo 2021

STEFANO BAROTTI

 





Stefano Barotti

Il grande temporale

[La Stanza Nascosta Records 2020]


 File Under: telefonate da oltreoceano


stefanobarotti.net


di Nicola Gervasini


Ormai una vecchia conoscenza del nostro sito (la prima recensione risale al 2003 per Uomini in Costruzione), Stefano Barotti è un apprezzato cantautore che giunge al quarto album con ambizione di deciso salto di qualità dal già molto interessante Pensieri Verticali del 2015. Il Grande Temporale, infatti, è il frutto di una lunga gestazione che lo ha portato a registrare anche negli Stati Uniti, e il progresso pare evidente, perché in queste undici nuove canzoni spira aria di produzione di primo livello. Ma soprattutto cambia anche l’approccio musicale, che abbandona l’amore incondizionato per il rock americano tradizionale, pur non tradendolo mai, ma si allarga a nuove influenze che spaziano tra il reggae, il blues, qualche timida incursione nell’elettronica e in generale una costruzione delle canzoni più complessa, come dimostrano fin da subito i cambi di tempo della title-track. Il disco, come al solito, è un piccolo campionario di esperienze personali, come la riflessione sulla congenita vita povera del musicista che scopre comunque il piacere di fare l’imbianchino per sopravvivere (Painter Loser), la nostalgia per il calcio di un tempo di Spatola e Spugna (con Jono Manson tra gli ospiti), il pop disincantato di Tra il Cielo e il Prato, i racconti di guerre lontane di Aleppo. Non mancano i momenti di riflessione, come la dolce Stanotte Ho Fatto Un Sogno con i suoi archi o la intima Quando Racconterò, le dediche ai propri miti come Enzo (si parla di Jannacci) o la divertente Mi ha Telefonato Tom Waits. Il disco si chiude emotivamente tra luci (Tutto Nuovo dedicata al figlio) e ombre (Marta, riflessione sulla violenza sulle donne), mettendo in campo un lungo elenco di collaboratori (tra gli italiani si notano le chitarre di Max De Bernardi e Paolo Ercoli o la voce di Veronica Sbergia), ben gestiti dal tastierista e produttore Fabrizio Sisti e dagli altri addetti alla produzione Alessio Bertelli e Vladimiro Carboni. Un bel ritorno in campo di uno dei nostri autori più preziosi.


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