domenica 18 febbraio 2024

MICHELE ANELLI

 

Michele Anelli

Amore e Libertà

(Segni e Parole, 2023)

File Under: “Siate un coro anche quando vi sentirete soli”

Appena reduci – e il termine appare quanto mai appropriato – dalle mille polemiche scatenate dal primo 25 aprile celebrato da un governo non propriamente a suo agio in quella tradizione, eccoci con le mani sul nuovo lavoro di Michele Anelli, ex Groovers e Stolen Cars ormai da anni impegnato in una solitario percorso all’interno della canzone italiana. Dopo il disco imbevuto di soul americano (Sotto il Cielo di Memphis) stavolta Michele affronta un progetto impegnativo, un concept dedicato all’eccidio di partigiani a Fondotoce, frazione di Verbania, nel 1944. Il progetto infatti va oltre il semplice album, che prevede otto brani , sei dei quali fanno parte di uno spettacolo teatrale in cui Federica Diana, attrice nata alla Scuola di teatro dell’ Associazione Nati Domani di Borgomanero, recita dei monologhi dedicati alla vicenda, tutti fedelmente riportati nel corposo libretto che accompagna l’album. Nelle note di presentazione del disco Anelli poi non si nasconde, si parla a chiare lettere di storia di 80 anni fa, ma si parla anche di stare attenti al presente  e al neofascismo, e lo fa con un disco dalla struttura molto scarna, in cui la parte del leone la fa il pianoforte di Andrea Lentullo, ma con una grande attenzione agli arrangiamenti suonati in trio con l’aiuto del percussionista Andrea Cocco.

Brani che non disdegnano anche trame melodiche molto lievi, che ricordano a volte anche Alberto Fortis per citare un suo conterraneo, anche se Anelli imbraccia spesso anche la chitarra elettrica. E i brani tracciano i ritratti di combattenti le cui vicende si intrecciano con la storia vissuta nel momento sbagliato, con momenti toccanti come quello dedicata alla partigiana Cleonice Tomassetti (Cleonice), la fiera presa di posizione di Classe IIIB (“Noi non abbiamo tradito mai”) e di Ho Scelto (“Ho fatto una scelta, ho scelto da che parte stare”). Parole che stridono con un presente in cui si tenta di smussare ogni contrapposizione in nome di un quieto vivere dove diventa difficile riconoscere gli schieramenti. Sembra quindi anacronistico, ma secondo Anelli oggi forse il “cantare con gli occhi puntati alla bocca di un fucile” non è più una drammatica condizione appartenuta solo ai nostri nonni, ma un rischio concreto di un presente che scivola sempre più veloce in una perdita di valori.

Amore e Libertà è un bel disco elettroacustico che parla di questo, con un pessimismo che non è difficile sentire ogni giorno sempre più realistico. Tra i brani aggiunti per affinità di argomenti, Il Diario di Agnese e anche Resistenza Anno Zero, scritto in verità in epoca di lockdown, ma in certo senso precursore della necessità di ricantare queste storie. Se non si vuole più cantare Bella Ciao, allora forse è il caso di scriverne una più aggiornata, e Anelli, rischiando non poco con un disco così agguerritamente schierato e fuori dal tempo, prova prendersi questa responsabilità. Non dimenticando fortunatamente che queste sono storie, non proclami.

 

Nicola Gervasini

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