martedì 28 dicembre 2010
DAVID LEONARD - The Quickening
Ci sono copertine che gridano "stammi lontano! Non comprarmi! Sono robaccia da scartare dopo due note!", e The Quickening di David Leonard nel genere è davvero da competizione, con buone probabilità di vittoria come cover più pacchiana dell'anno. Come se non bastasse, sul retro si legge che il buon Leonard ha fatto tutto da solo (coadiuvato dal batterista Steve Holley), ma in studio ospita una bella accolita di attempati sopravvissuti del rock anni '70, la classica compagnia che si ritrova dopo anni per fare uno un cd che definire "nostalgico" è l'eufemismo giusto per non dover sparare un "vecchio" che non lascia scampo. Ma prima serve fare un passo indietro, perché vi starete ancora chiedendo "Sì, va bene, ma chi diavolo è David Leonard"? E' una vecchia anticaglia del mondo del rock pure lui, con anni da turnista delle sei corde alle spalle dell'ex Television Richard Lloyd, e poi lavori in back-office per Chuck Berry, Cindy Lauper, e una nutrita e musicalmente variopinta schiera di artisti, come da copione di un tipico session man.
E che fa un uomo del genere, con alle spalle un solo album solista del lontano 1984, e nulla da perdere? Semplice: scrive tranquillamente canzoni, le registra tra Brighton e New York in studi di registrazione da sogno, e si porta appresso i figli piccoli (è una vocina infantile infatti che batte il tempo iniziale di Turn The World). E incontra vecchie conoscenze dicevamo: in tre brani suona alla grande il chitarrista Rick Derringer, sei corde dei McCoys negli anni 60 (la ricordate Hang On Sloopy?), sparring partner dei fratelli Johnny e Edgar Winter negli anni 70 (con anche qualche breve successo personale, ricordate Rock 'n Roll Hoochie Koo?), e infine negli 80 scopritore e produttore del talento comico di Weird Al Yankovic. Altrove appaiono invece le percussioni di Mick Fleetwood, padre-padrone dei Fleetwood Mac e la chitarra di Chris Spedding (anche lui ha suonato con il meglio degli anni 70, da Elton John ai Roxy Music). A valle di tutto c'è però una sorpresa: The Quickering, lungi dall'essere un disco che cambia qualcosa nelle nostre vite, è un prodotto comunque piacevole, che scava a piene mani nel garage-rock degli anni 60, mischiando lunghe schitarrate bluesy (Turn The World e She's A Woman) a qualche buona prova d'autore (Garden Of Regrets).
Le due cover presenti d'altronde sono lì a chiarire gli intenti, visto che si parte da I Had To Tell You dei 13th Floor Elevators, per poi approdare ad una dylaniana My Back Pages, un brano che Bob scrisse guardando al passato dopo solo 4 anni di carriera, mentre questi onesti vecchierelli possono permettersi di cantarlo al massimo dopo 40, ma ad ognuno il suo giusto tempo. Nostalgico e retrogrado, questo è The Quickering, un disco che ti lascia con l'idea che un giorno, quando questo rock sarà morto veramente, forse avremo nostalgia noi stessi anche di questi bei sottoprodotti generazionali.
(Nicola Gervasini)
martedì 14 dicembre 2010
TOP 2010: Le mie classifiche di fine anno
LA MIA TOP 10
1 ROKY ERICKSON & OKKERVIL RIVER True Love Cast Out All Evil
2 SOLOMON BURKE & DE DIJK Hold On Tight
3 PETER WOLF Midnight Souvenirs
4 HOODOO GURUS Purity Of Essence
5 NATALIE MERCHANT Leave your sleep
6 JOHN GRANT Queen Of Denmark
7 DELTA SPIRIT History From Below
8 ALEJANDRO ESCOVEDO Street Songs Of Love
9 JAMEY JOHNSON The Guitar Song
10 ELTON JOHN + LEON RUSSELL The Union
DISCHI CALDI (applausi)
11 JACK SAVORETTI Harder Than Easy
12 JASON & THE SCORCHERS Halcyon Times
13 JOHN MELLENCAMP No Better Than This
14 JESSE MALIN Love It To Life
15 MAVIS STAPLES You're Not Alone
16 DIRTMUSIC Bko
17 MARY GAUTHIER The Foundling
18 RON WOOD I Feel Like Playing
19 RICHARD THOMPSON Dream Attic
20 RAY LAMONTAGNE God Willin' & The Creek Don't Rise
il resto della TOP 50 (applausi, critiche ma grazie comunque)
21 SLUMMERS Love Of The Amateur
22 LEE HARVEY OSMOND A quiet Evil
23 PATTY GRIFFIN Downtown Church
24 JOSH RITTER So runs the world away
25 TOM JONES Praise and Blame
26 RAY WILIE HUBBARD A. Enlightenment B. Endarkenment (Hint: There is No C)
27 ALOE BLACC Good Things
28 DR. JOHN Tribal
29 STAN RIDGWAY Neon Mirage
30 SHARON JONES & THE DAP-KINGS I Learned The Hard Way
31 JOHNNY CASH American VI: Ain't No Grave
32 WILL KIMBROUGH Wings
33 PHOSPHORESCENT Here's to takin'it Easy
34 RYAN BINGHAM Junky Star
35 ROBERT PLANT Band Of Joy
36 TOM PETTY & THE HEARTBREAKERS Mojo
37 OTIS GIBBS Joe Hill's Ashes
38 NEIL YOUNG La Noise
39 TRUTH & SALVAGE CO Truth & Salvage Co
40 JIM JONES REVUE Burning Your House Down
41 PAUL WELLER Wake Up The Nation
42 DAVID FORD Let The Hard Times Roll
43 LOS LOBOS Tin Can Trust
44 MIDLAKE The Courage Of Others
45 ANAIS MITCHELL Hadestown
46 VILLAGERS Become a Jackal
47 TITUS ANDRONICUS The monitor
48 DAVID GRAY Foundling
49 US RAILS Us Rails
50 ADMIRAL FREEBEE - The Honey and The Knife
ITALIAN FILES
1 CHEAP WINE - Stay Alive
2 LOWLANDS - Gypsy Child
3 EVASIO MURARO - O Tutto O L'Amore
citazioni per:
MISS FRAULEIN - The Secret Bond
LUCA MACIACCHINI - Il Boomerang di Dante
SERGIO MARAZZI This Man
FRANCESCO LUCARELLI - Fnd The Light
M. "Gnola" Glielmo & J. Ragazzon - Blues, Ballads and Songs
Lorenzo Bertocchini Hearts of Stone. Some Bruce Springsteen Songs
Daniele Tenca Blues for the Working Class
3 EP per un album che promette bene....
CESARE CARUGI Open 24 Hours
MANDOLIN BROTHERS Moon Road
MOJO FILTER The Spell
3 Canzoni
Se Evasio Muraro
Why You Wanna Go and Do a Thing Like That For Ron Wood
Folk Bloodbath Josh Ritter
Concerto del 2010
a parimerito
Son Volt Cava Di Pusiano
Ian Hunter Alcatraz Milano
LE 10 DELUSIONI DELL'ANNO (clamorosamente fuori dalla top 50:)
1 BONNIE PRINCE BILLY The Wonder Show Of The World
Dopo due capolavori sciorina il peggior disco della sua carriera, dando ragione, per una volta, a chi lo trova infinitamente palloso
2 SHEARWATER The Golden Archipelago
della magia del precedente Rook è rimasto solo il suono, sono scomparse le canzoni
3 MARK OLSON Many Coloured Kite
Lui spesso tende al tedioso. Qui è cpmpletamente teso.
4 GRAHAM PARKER Imaginary Television
Per lui un posticino nei 50 lo si trova sempre. Però ora se ne approfitta, così è davvero troppo poco.
5 MARAH Life Is A Problem
nelle intenzioni un disco ruspante e casalingo. Nel rislutato un indiscrivibile e confuso pasticcio
6 GASLIGHT ANTHEM American Slang
Non è un brutto disco. Ma nel momento di dare il colpo del KO, loro fanno un passo indietro. Sono cose che non si perdonano ad una band pronta a decollare, fuori dalla top 50 per punizione
7 NATIONAL High Violet
Dopo due grandi dischi l'assestamento e la pancia piena. Restano da Top, ma stavolta vanno in castigo
8 SPOON Transference
Il loro genio era la varietà e la capacità di sorprendere. Qui si sono sorpresi da soli.
9 HOLD STEADY Heaven is whenever
Il gioco è bello se dura poco. Sono arrivati al "solito disco" senza passare dalla maturità
10 DRIVE BY TRUCKERS The Big To-Do
Il primo disco "stanco" della loro carriera. Glielo si perdona, ma che non si ripeta più
lunedì 6 dicembre 2010
FOR YOU 2, A tribute To Bruce Springsteen
Il gioco funziona così: innanzitutto definite voi stessi in una di queste tre categorie di fans springsteeniani: A) Monoteista, B) Enoteista, C) Politeista. Aggiungo, per stretta osservanza alle regole statistiche, la quarta opzione: D) Ateo. A questo punto potete leggere la vostra recensione personalizzata. www.foryouspringsteen.com
|
BILL RYDER-JONES
Bill Ryder-Jones Lechyd Da (Domino 2024) File Under: Welsh Sound I Coral sono da più di vent’anni una di quelle band che tutti...
-
12/12/2006 Rootshighway VOTO: 6 Accade di trovarsi davanti ad opere che hanno un doppio valore, uno storico e, potremmo dire, "filologi...
-
NICOLA GERVASINI NUOVO LIBRO...MUSICAL 80 UN NOIR A SUON DI MUSICA E FILM DEGLI ANNI 80 SCOPRI TUTTO SU https://ngervasini.wixsite.com...