lunedì 12 febbraio 2018

RICHARD THOMPSON

Richard Thompson 
Acoustic Rarities 
[
Beeswing 
2017]
richardthompson-music.com
 File Under: lost gems

di Nicola Gervasini (17/11/2017)
Neanche il tempo di godersi il volume due della serie Acoustic Classic, che Richard Thompson pubblica una sorta di capitolo tre non più rivolto a chi necessita di una introduzione soft al suo songbook, ma ai fans che ancora aspettano che lui apra completamente i suoi archivi storici. Acoustic Rarities comincia a farlo partendo da una raccolta di demo in studio per sola chitarra e voce. Acquistabile anche direttamente in coppia con Acoustic Classic Vol 2, l'album rappresenta una chicca davvero imperdibile, e non solo perché, come non smetteremo mai di ripetere fino alla nausea, Thompson è maestro di tecnica e stile, due componenti che raramente vanno allo stesso passo con tale perfezione, ma anche perché probabilmente queste quattordici canzoni sono il meglio di uno sterminato archivio che speriamo Richard abbia l'accortezza di sfruttare senza troppe esagerazioni nel corso dei suoi ultimi anni di carriera.

What If è una registrazione recente con sovraincisioni di voci e chitarre, con un effetto a più livelli che ricorda il Robyn Hitchcock di Eye; They Tore The Hippodrome Down è invece un brano davvero splendido ma ad oggi completamente inedito, come lo sono anche She Played Right Into My HandsPush And Shove (una outtake quasi rock and roll di Rumor and Sigh), Alexander Graham Bell (anche se già recuperata in altra versione dal cofanetto The Life and Music of Richard Thompson del 2006) e I Must Have A March. Altro pugno di canzoni sono brani poi prestati ad altri artisti come Seven Brothers, che fu registrata da Blair Dunlop per l'album Blight and Blossom del 2012, o la classicamente folk Rainbow Over The Hill, un pezzo suonato spesso dal vivo dall'Albion Band già negli anni Settanta e presente tra le bonus track del loro album Rise Up Like The Sun del 1978. Il restante è composto da versioni alternative di brani già noti del suo catalogo come Never Again (da Hokey Pokey), Poor Ditching Boy (Henry The Human Fly), End Of The Rainbow (I Want To See The Bright Light Tonight), mentre spiccano due remake presi da Full House dei Fairport Convention, la sempre stupenda Sloth, e Poor Will And The Jolly Hangman.

Da segnalare infine una versione scarna di I'll Take All My Sorrows To The Sea, brano che faceva parte di un'opera teatrale scritta dallo stesso Thompson ('Interview With Ghosts') e presentata nel 2012 con una orchestra sinfonica come accompagnamento. Non sarà il primo album da acquistare di Richard Thompson, ça va sans dire, ma se già avete gli altri suoi capolavori, allora non potrete non trovare lo spazio anche per Acoustic Rarities.

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