Season Premiere
[MiaCameretta Records 2020]
File Under: Things to do in Frosinone when
you’re alone
facebook.com/countryfeedback
di Nicola Gervasini
Una tipica foto di famiglia di fine anni Settanta introduce all’ascolto del disco di Country Feedback, nickname evidentemente rubato ai R.E.M. da Antonio Tortorello, musicista di Frosinone con alle spalle svariati progetti (era il bassista dei 7 Training Days), che esordisce da solista con questo Season Premiere. Disco suonato quasi in solitaria, sotto la direzione del produttore Filippo Strang, con l’ausilio di qualche intervento di amici (tra i quali anche Cristiano Pizzuti dei Black Tail, che vi abbiamo presentato nel numero scorso di Made In Italy, Ettore Pistolesi dei Flying Vaginas, Luciah Scaccia), l’album di Tortorello è un caleidoscopio di influenze, suoni, e citazioni che necessitano più ascolti per essere colti nella loro interezza. Più che a Stipe e soci infatti, la sua musica guarda semmai al David Byrne sperimentatore di suoni, ritmi e culture musicali, con una certa anarchia di strutture, quasi da free-jazz più che da rock. Il brano d’apertura, Stuck Dat Corn Before You Eat (frase rubata da una working-song di fine dell’Ottocento) getta subito l’ascoltatore in un mondo che da un giro di basso alla Pixies, esplode in loop di fiati e percussioni, per una sorta di indiavolato gospel urbano, ben commentato con le immagini di una Frosinone vuota e desolata del video. Altrove si affronta un rock più lineare (Love Usually Leads to Trouble sembra un brano di Bob Mould con i fiati), con i sapori da sixty-soul di Sparkles e una It Sounds Like The 90’s che rende chiaro come la sua ispirazione peschi da tutto il mondo indipendente di quegli anni. Altro brano molto bello, che ricorda quasi i Jesus and Mary Chain del periodo Stoned & Dethroned, è When We Were Young, col nostalgico video fatto con veri filmini dell’epoca. Da seguire.
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