Federico Sirianni
La Promessa della Felicità
(Squilibri, 2025)
File Under: “Mentre guardiamo la Luna”
E’ ormai un veterano della
canzone d’autore di scuola genovese Federico Sirianni, fin da quando fu
premiato al Premio Tenco nel 1993 come miglior esordiente, e con una carriera
solista portata avanti parallelamente ad altri progetti (Molotov Orchestra). La
title-track di questo La Promessa della Felicità, che mette in musica
una poesia di Max Ponte, era già finita nella cinquina finale del Tenco dello scorso
anno, e ora esce finalmente un album frutto di una stretta e già collaudata collaborazione
con il violinista Michele Gazich. Album molto curato sia nella
confezione (con i bei dipinti di Romina di Forti a commento), che nella produzione
(ottimi i suoni di archi e chitarre acustiche), La Promessa della Felicità è un
sofferto viaggio di dieci brani nei mali della modernità, letti attraverso pensieri,
sentimenti, storie e riferimenti storici (Okinawa) sempre molto
liricamente elaborati. Sirianni è autore molto attento alle parole infatti,
spesso abbondanti di immagini e attenzione ai particolari, uno stile letterario
che Gazich riesce bene a incanalare in arrangiamenti eleganti. Altro riferimento
artistico evidente resta quello di Leonard Cohen, e non solo perché nella
iniziale Nel Fuoco suona il suo batterista Rafa Gayol, ma per la
sua capacità di farsi occhio critico e coinvolto sui mali del mondo (Dalla
Finestra). Tanti i collaboratori coinvolti (da citare tra i tanti le
onnipresenti Veronica Perego al contrabbasso e Valeria Quarta alla voce) in un
disco fieramente e intensamente folk (L’Ora Bella), che cerca comunque di
aprire le melodie anche ad altri orizzonti (gli echi orientali di Il Vento
Di Domani). Imperdibile per chi segue la canzone d’autore nostrana.
Nicola Gervasini
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