THAO & THE GET DOWN STAY DOWN
A MAN ALIVE
Ribbon
Music
***
La storia dei Thao & the Get Down Stay Down
affonda le sue radici in California, dove Thao
Nguyen, vocalist di origine orientale, imbastisce una band fin dagli anni
dell’università (studiava sociologia). Da quei tempi sono passati tanti anni,
qualche compagno si è perso per strada (ora la il trio è completato da Adam
Thompson e Charlie Glenn), hanno realizzato sei album (a partire da Like
the Linen del 2005), sono stati coinvolti in tante collaborazioni (con
Mirah, Portland Cello Project),e hanno vantato presenze di rango nei propri
album (We The Common del 2003 vedeva
la collaborazione di Joanna Newsom). A Man Alive arriva dopo una pausa di
quasi tre anni, iniziata dopo la pubblicazione del curioso Ep The Feeling Kind, in cui coverizzavano
brani dei Troggs, Yo La Tengo e Melanie. E magari da qui possiamo partire per
spiegare la loro musica, visto che i tre nomi citati potrebbero rappresentare mondi
apparentemente inconciliabili, eppure tutti volti ad un’idea di pop fuori dagli
schemi. Thao Nguyen è infatti una adepta di quel mondo femminile che rifugge la
via semplice per la canzone pop, ma viaggia sempre sopra le righe (anche
nell’uso della voce), non ha paura di osare, e soprattutto di rischiare di non
trovare sempre la via giusta. A Man Alive ne è l’esempio più chiaro, con la sua
serie di inafferrabili brani in cui si può riconoscere di tutto, da Kate Bush a
Pj Harvey, da Siouxsie & The Banshees a Laura Nyro. Pop e rock, indie-pop e
dark-music, folk e alternative rock, persino un certo ritmo funk alla Talking
Heads, e tante analogie con la musica di Saint Vincent: dal rumorismo di Nobody Dies al pop di Departure, A Man Alive è un lavoro
intrigante ma difficile da svezzare, che necessita molti ascolti, ma non è detto
che poi davvero arrivi dove vorrebbe. Come dire che spesso le indubbie doti
artistiche della Nguyen si perdono in un mare di troppe idee, troppi ritmi
diversi, e nella indecisione se voler essere la nuova Bjork o la nuova Debbie
Harry, finendo però per non essere ancora pienamente sé stessa. In ogni caso se
la stravaganza è in cima alla lista delle conditio
sine qua non perché un disco vi interessi, A Man Alive è sicuramente un album
che fa per voi, complice anche la sregolata produzione di Merrill Garbus,
musicista del duo di musica pop d’avanguardia Tune-Yards.
Nicola Gervasini
Nessun commento:
Posta un commento