martedì 10 dicembre 2019

ANDREA CANIATO

Andrea Caniato
Cos' è la vita amico mio
[2A Records 2018]

 
File Under: Storie da sotto la Mole


facebook.com/andreacaniato.onemanband

di Nicola Gervasini

Così è la vita amico mio è il titolo rassegnato e fatalista dell’esordio del cantautore torinese Andrea Caniato, fino ad oggi leader della band locale dei Node (un album all’attivo, In the end Everything Is a Gag del 2009), che sceglie la formula del one-man-band da strada per proporre un pugno di canzoni in italiano scritte in collaborazione col paroliere Elia Rossi. Il risultato è un disco cantautorale di stampo molto classico, al di là delle sonorità da busker di piazza dotato della loop station di ordinanza e di qualche effetto su chitarra e voce, con taglio spesso volto al blues (come il primo singolo Lo Sai, sorta di sfogo nato durante un tragitto in macchina particolarmente trafficato), ma con liriche anche molto personali che esorcizzano alcuni lutti di famiglia o temi sociali, vedi la scalcagnata banda di malviventi che anima le liriche di Il più bello dei sette. Ovviamente non sfuggirà ai suoi concittadini un titolo come Il Rigore di Zaza, in verità ironico sproloquio che comprende varie disgrazie quotidiane di cui l’attaccante del Torino è solo un casuale rappresentante. In brani come Canti Amari si rende evidente una sua doppia vocazione che unisce strutture di blues acustico con melodie da pop italiano, con un risultato che a volte non può non ricordare Alex Britti, anche nell’uso della voce. In ogni caso tra ironia e momenti seri (il talking de Il Mare e la finale 10 Agosto, lamento nostalgico per un vecchio amore estivo), il disco potrà piacere a chi ama le storie di casa nostra, e magari anche a chi può apprezzare le sue indubbie doti di chitarrista tuttofare, che lo ha portato in passato anche ad insegnare e comporre colonne son

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