giovedì 12 giugno 2025

LUTHER RUSSELL

 

Luther Russell

Happiness For Beginners

2025, Curation Records

File Under: In the Jingle Jangle Morning

Per la serie “chi se li ricorda?”, Luther Russell fu cantante dei Freewheelers, band che negli anni ’90 partecipò al momento d’oro di tutta una scena di band americane che riscoprivano i suoni della tradizione, spesso appartenenti alla scuderia dell’American Recordings. Il loro secondo album si chiamava Waitin' for George, in riferimento al guru della label George Drakoulias, che produsse quel mix di suono sospeso tra i Traffic e Joe Cocker, un disco che credo che molti nostri lettori avranno comprato ai tempi. L’album però fu uno dei pochi flop commerciali della label, spingendo la band a sciogliersi. Da allora Russell ha portato avanti una carriera solista un po’ oscura, concedendosi anche qualche ruolo da produttore (ad esempio in Lost Son, ma anche in Winnemucca, dei Richmond Fontaine di Willy Vlautin), prima di approdare al settimo album con questo Happiness For Beginners. Il disco è figlio indiretto di un'altra sua importante avventura, i 3 album pubblicati dal 2016 ad oggi dei Those Pretty Wrongs, duo che aveva formato nientemeno con Jody Stephens, storico batterista dei Big Star, esperienza che già aveva portato il suo suono ad abbracciare altri lidi classici in ara country-rock/Byrds.

Il nuovo album di fatto nasce con una costante decisa, e cioè “Rickenbacker 12 corde ovunque”, in un gioco a cercare la perfetta jingle-jangle song certo non nuovo (chiedete a Sid Griffin dei Long Ryders come si fa a costruire gran parte di una carriera sul concetto), ma sempre ben accolto nei nostri lidi. Se avete però in mente i due dischi dei Freewheelers farete bene a dimenticarli, e non tanto per il diverso suono di rifermento, ma quanto perché Russell ha smesso completamente di cercare i toni rochi e “cockeriani” di un tempo, e ora canta con una voce più pulita, che addirittura rende brani come la tilte-track più vicino ai Buffalo Tom di Bill Janovitz, rendendosi quasi irriconoscibile rispetto al passato. Per il resto Happiness For Beginners è un piacevolissimo bigino del McGuinn-pensiero, che azzecca non pochi brani potentissimi da suonare in macchina come Downtown Girls e All The Ways.

Il gioco, a cui partecipano tra gli altri la fedele collaboratrice Sarabeth Tucek e Jason Falkner (vecchia conoscenza della scena anni americana di un tempo anche lui, con Jellyfish e Three O’Clock), è tutto qui, i dieci brani seguono la linea tracciata con qualche accelerazione (Sing A Song entra quasi in area Dinosaur Jr.) e qualche rallentamento (la lenta And Ever), con brani che si segnalano anche per buona scrittura (Your Reckless Heart) e altri magari più prevedibili (Right Way). Una bella sorpresa che non scrive nulla di nuovo ma rinnova l’idea che probabilmente senza i Byrds oggi noi saremmo qui a discorrere di ben altra musica.

 

Nicola Gervasini

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