Luther
Russell
Happiness
For Beginners
2025,
Curation Records
File Under:
In the Jingle Jangle Morning
Per la serie “chi se li ricorda?”, Luther Russell fu cantante
dei Freewheelers, band che negli anni ’90 partecipò al momento d’oro di
tutta una scena di band americane che riscoprivano i suoni della tradizione, spesso
appartenenti alla scuderia dell’American Recordings. Il loro secondo album si chiamava
Waitin' for George, in riferimento al guru della label George Drakoulias, che produsse
quel mix di suono sospeso tra i Traffic e Joe Cocker, un disco che credo che
molti nostri lettori avranno comprato ai tempi. L’album però fu uno dei pochi
flop commerciali della label, spingendo la band a sciogliersi. Da allora
Russell ha portato avanti una carriera solista un po’ oscura, concedendosi anche
qualche ruolo da produttore (ad esempio in Lost Son, ma anche in Winnemucca,
dei Richmond Fontaine di Willy Vlautin), prima di approdare al settimo album
con questo Happiness For Beginners. Il disco è figlio indiretto di
un'altra sua importante avventura, i 3 album pubblicati dal 2016 ad oggi dei Those
Pretty Wrongs, duo che aveva formato nientemeno con Jody Stephens, storico batterista
dei Big Star, esperienza che già aveva portato il suo suono ad abbracciare
altri lidi classici in ara country-rock/Byrds.
Il nuovo album di fatto nasce con una costante decisa, e cioè
“Rickenbacker 12 corde ovunque”, in un gioco a cercare la perfetta
jingle-jangle song certo non nuovo (chiedete a Sid Griffin dei Long Ryders come
si fa a costruire gran parte di una carriera sul concetto), ma sempre ben accolto
nei nostri lidi. Se avete però in mente i due dischi dei Freewheelers farete
bene a dimenticarli, e non tanto per il diverso suono di rifermento, ma quanto perché
Russell ha smesso completamente di cercare i toni rochi e “cockeriani” di un
tempo, e ora canta con una voce più pulita, che addirittura rende brani come la
tilte-track più vicino ai Buffalo Tom di Bill Janovitz, rendendosi quasi
irriconoscibile rispetto al passato. Per il resto Happiness For Beginners è un piacevolissimo
bigino del McGuinn-pensiero, che azzecca non pochi brani potentissimi da
suonare in macchina come Downtown Girls e All The Ways.
Il gioco, a cui partecipano tra
gli altri la fedele collaboratrice Sarabeth Tucek e Jason Falkner (vecchia conoscenza
della scena anni americana di un tempo anche lui, con Jellyfish e Three O’Clock),
è tutto qui, i dieci brani seguono la linea tracciata con qualche accelerazione
(Sing A Song entra quasi in area Dinosaur Jr.) e qualche rallentamento
(la lenta And Ever), con brani che si segnalano anche per buona scrittura
(Your Reckless Heart) e altri magari più prevedibili (Right Way).
Una bella sorpresa che non scrive nulla di nuovo ma rinnova l’idea che probabilmente
senza i Byrds oggi noi saremmo qui a discorrere di ben altra musica.
Nicola Gervasini
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