Crosby è uomo noto per la sua iper-sensibilità, uno che ha ancora l'innocenza di soffermarsi a cogliere l'aspetto tragico e umano di un gruppo di prostitute intente a convincere un branco di immondi ubriaconi a passare la notte con loro (If She Called). Non combatte più in prima linea, è ormai fuori dal grande giro, e troppe sconfitte lo hanno reso ancor più placido. Ma in fondo non si è arreso. Di fatto le maggiori case discografiche si sono rifiutate di pubblicare un suo nuovo disco di inediti, e allora Croz se l'è autofinanziato e autoprodotto (in studio la regia è stata comunque dello scafato Daniel Garcia). E anche le guest stars (un Mark Knopfler che dona un'aria da hit-single all'inziale What's Broken e un Wynton Marsalis che gigioneggia in Holding On To Nothing) pare che abbiano concesso i loro servigi da lontano e senza richieste di compenso. Per Crosby questo ed altro. Non fosse altro che, sebbene non aggiunga nulla a ciò che già sapevamo di lui e della sua splendida musica, Croz è un bel disco, figlio non tanto dei suoi lavori solisti (non c'è nulla qui dello spirito comunitario di If I Could Only Remember My Name, né della spavalderia da comeback di Oh yes, I Can, né tantomeno della sorniona furbizia pop di Thousand Roads), quanto della felice esperienza con i CPR (due album più che interessanti pubblicati tra il 1998 e il 2001). James Raymond è sempre al suo fianco infatti, di fatto mette penna, tastiere e pure qualche pizzico di elettronica un po' ovunque, magari deludendo chi si aspetta ancora una nuova Almost Cut My Air, ma facendo felice invece chi ancora sta sognando sulle note di Guinnevere o Laughing. Undici brani lievi e smussati, in cui solo Set That Baggage Down tira fuori un po' la unghie (il brano è suonato e co-firmato dall'ex Lone Justice Shane Fontayne), mentre per il resto David si culla sul timbro da brividi della sua ugola, infilando alcune piccole gemme come The Clearing, Radio oSlice Of Time. Non basta per riscrivere una nuova storia, ma Croz resta uno dei déjà vu più indispensabili degli ultimi fuochi del classic rock. |
sabato 19 aprile 2014
DAVID CROSBY
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