Dan Walsh
Incidents and Accidents
(Dan Walsh,
2015)
File Under:
Banjo on my Knee
Abbiamo incontrato Dan
Walsh solo nelle vesti di chitarrista (per Romi Mayes) e produttore (per
Brock Zeman), ma affrontiamo per la prima volta un suo lavoro solista.
Banjoista di altissimo livello e adepto di una roots-music vecchio stampo,
Walsh è inglese, e con questo Incidents And Accidents sta
ottenendo critiche positive soprattutto dalla stampa britannica, che già aveva
spinto non poco il precedente Same But
Different. Suonato con l’ausilio del violino di Patsy Reid e il mandolino
di Nic Zuappardi (bandita la sezione ritmica invece…) , l’album è un piccolo
manuale di musica rurale, eseguita con rigore anche negli strumentali (The Tune Set) e nei brani più autoriali
(The Missing Light). Si potrebbe fare
il paragone con gli album di William Elliott Whitmore, ma a Walsh manca una
voce così caratterizzante, e soprattutto sembra essere meno interessato ad
avventurarsi fuori da schemi predefiniti. Il disco è comunque piacevole e
interessante, anche se pare difficile condividere l’entusiasmo d’oltremanica se
non constatando come sempre più le posizioni estreme e meno volte ad un futuro
(incerto e forse inesistente per quanto riguarda questo tipo di musica, ma vale
davvero la pena smettere di cercarlo?) ottengano i consensi di critica più
sperticati. In ogni caso dategli un ascolto e non avrete comunque perso tempo.
Nicola Gervasini
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