giovedì 24 ottobre 2019

JACK ADAMANT

Jack Adamant
Unkind
[AR Recordings 2019]

 File Under: What else is new

jackadamant.com

di Nicola Gervasini

Italiano trapiantato in Svezia ormai da tempo, Gerardo Monteverde in arte Jack Adamant è stato (e lo è comunque tuttora) il cantante e bassista dei Valerihana, trio attivo ormai da più di dieci anni nell’ambito alternativa rock nostrano. Unkind è il suo secondo album solista dopo Lunch at 12 since ’82, e prosegue la sua linea stilistica decisamente impostata sulla lezione di J Mascis e dei suoi Dinosaur Jr. Voce un po’ strozzata, melodie malinconiche sorrette da esplosioni elettriche e una sezione ritmica martellante sono gli ingredienti del disco, dove Adamant ha raccolto otto canzoni unite da un senso di viaggio personale nel raccontare umori e sensazioni di una vita da musicista ramingo. L’iniziale A Gap in the Sun occhieggia un po’ a certo power-pop elettrico degli anni 90, così come Just Telling Ya sta dalle parti degli Smashing Pumpkins degli esordi, ma And I è puro Mascis-pensiero. Ed è così fino alla fine, quando la notevole All the Way Through chiude l’album dopo che Secretly Looking for a Way to Escape aveva provato ad alzare toni e volumi quasi fino allo stile-Nirvana, e la breve Into e Before You Hold Me avevano continuato a tenere caldo l’ambiente. Non è la prima volta che ci troviamo a parlare di artisti italiani che pescano a piene mani dagli anni 90, e da quel sound elettrico che ai tempi si fece mainstream (per tornare fuori moda nei 2000 quando il sound acustico tornò padrone), e Adamant dice la sua con un disco che, se fosse uscito nel 1990, oggi sarebbe pure oggetto di culto, ma che nel 2019 serve a ricordarci quanto questo rock alla fine resti ancora necessario.

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