BY NICOLA GERVASINI · GEN 6, 2020
A Fragile Tribute a un disco importante ma sfortunato dei Nine Inch Nails.
Era il 1999, i Nine Inch Nails erano già una delle più riconosciute avanguardie della musica degli anni 90, e Johnny Cash li aveva già persino sdoganati in altri mondi musicali grazie alla cover di Hurt, quando loro decisero che erano pronti per il doppio album epocale che li avrebbe consegnati alla storia.
Qualcosa però andò storto, se è vero che oggi pochi si ricordano di The Fragile come del Sandinista dei nostri tempi, e certo non era colpa del contenuto di quel doppio album, quanto forse del fatto che il 1999 fu l’anno in cui l’industria musicale mutò improvvisamente, iniziando il proprio inesorabile declino, e la casa discografica di allora (la Interscope) non fu quindi pronta ad approfittare del momento propizio con una adeguata promozione. Il disco era molto atteso, e infatti vendette moltissimo nella prima settimana di uscita tanto da portare alla band l’unico prima posizione della loro carriera, ma sparì presto dalla Billboard.
La longevità di The Fragile
Col tempo però The Fragile è rimasto il bigino utile a tutta la musica sperimentale degli anni 2000, dalla noise all’elettronica, fino all’indie. E ad onor di questa gloria, più postuma che guadagnata ai tempi, la piccola etichetta italiana O’Disc ha riunito una serie di musicisti dell’undergound nostrano per un album tributo davvero particolare. La scaletta ripercorre fedelmente quella del disco di Trent Reznor e soci, compresa la divisione in disco di sinistra e di destra decisa per il cd (il vinile era triplo invece). Impossibile ripercorrere tutta la scaletta in una sola recensione o citare tutti gli artisti, e vi lasciamo per una volta il piacere della scoperta. Ma al di là della banalità di dire che ogni operazione del genere riserva delusioni e sorprese a seconda del vostro gusto personale, va detto che la materia di partenza qui ha offerto materiale adatto ad alcuni esperimenti sonori come la title-track, tradotta in italiano da Nevica con l’aiuto della chitarrista Dagger Moth (Massimo Volume e Cesare Basile), o i tanti episodi tranquillamente ballabili come la Complication offerta dal russo Alex Kelman, o più “ambient” come The Frail di Fabio Cuomo.
A Fragile Tribute svela anche una scena musicale italiana non abbastanza nota
Gli artisti coinvolti dal curatore Roberto Forlano sono per la maggior parte già protagonisti della storia decennale della O’Live, società che oltre dell’etichetta discografica O’Disc, si occupa di booking e promozione, e vengono da ogni parte di Italia, anche se particolare attenzione viene data alla scena elettronica di salernitana. Da notare comunque l’aggiunta di qualche collaborazione internazionale (Floor 5, Franky Selector) e qualche nome anche storico della scena indipendente italiana come Francesco Di Bella (ex leader dei 24 Grana) o Enzo Moretto degli A Toys Orchestra. A Fragile Tribute non sostituisce l’originale ovviamente, ma gli si affianca per dimostrare come la scena Industrial (e affini) italiana è quanto mai viva e gode di un respiro internazionale quasi del tutto ignorato in patria. Proprio per questo lo consiglierei non solo ai fans di Trent Reznor, ma a chiunque voglia avere una valida guida di una buona parte della scena sperimentale nostrana, visto che tutti questi artisti hanno produzioni personali che meritano di essere scoperte.
disco LEFT
1.Floor 5 – Somewhat damaged
2. Blessed child opera – the day the world went away
3. Fabio Cuomo – The frail
4. Baobab Romeo – The wretched
5. Giu.do – We’re in this together
6. Nevica feat. Dagger Moth – The fragile
7. Carmine Cataldo – Just like you imagined
8. Lomb – Even deeper
9. Folwark – Pilgrimage
10. Yes daddy yes – no,you don’t
11. Max maffia – La mer
12. Enzo Moretto (A toys orchestra) – The great below
2. Blessed child opera – the day the world went away
3. Fabio Cuomo – The frail
4. Baobab Romeo – The wretched
5. Giu.do – We’re in this together
6. Nevica feat. Dagger Moth – The fragile
7. Carmine Cataldo – Just like you imagined
8. Lomb – Even deeper
9. Folwark – Pilgrimage
10. Yes daddy yes – no,you don’t
11. Max maffia – La mer
12. Enzo Moretto (A toys orchestra) – The great below
disco RIGHT
1. Zaund – The way out is through
2. Nicodemo – Into the void
3. Franky Selector – where’s everybody???
4. Dj Pio – the mark has been made
5. Photographs – Please
6. Francesco di Bella e i nani cinesi – starfuckers,inc
7. Alex Kelman – complication
8. Bubble Gun – I’m looking forward to joining you,finally
9. Caboose – the big come down
10. rOMA – underneath it all
11. Gianfranco Villano (Yres) – Ripe (with decay)
2. Nicodemo – Into the void
3. Franky Selector – where’s everybody???
4. Dj Pio – the mark has been made
5. Photographs – Please
6. Francesco di Bella e i nani cinesi – starfuckers,inc
7. Alex Kelman – complication
8. Bubble Gun – I’m looking forward to joining you,finally
9. Caboose – the big come down
10. rOMA – underneath it all
11. Gianfranco Villano (Yres) – Ripe (with decay)
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