Prova la carta del disco solista votato ad un tenue folk(-pop?) Diego Garcia, leader degli Elefant, paladini negli primi anni 2000 di un ritorno alle atmosfere dark dei primi anni 80, e forse per questo piccoli anticipatori del revival del decennio di questi ultimi mesi. Prodotto, arrangiato, ma soprattutto interamente suonato da Jorge Elbrecht, leader dei Violens, Laura è un disco che cerca i toni autunnali insistendo molto su una sezione archi ottenuta sovra-registrando più parti suonate da Daniel Bensi, unico session-man accreditato nell'album. L'effetto è sicuramente suggestivo, ma basta anche solo ascoltare la sinuosa e melodicaNothing To Hide per capire come questi toni foschi si scontrano un po' con una scrittura (e anche degli impasti vocali) che restano comunque ancorati ad alcuni clichè pop di trent'anni fa. E' probabile che secondo lui Laura sia un ottimo omaggio ai cantautori degli anni 60, magari contando sul fatto che tutti riconosciamo nell'arpeggio di Separate Livesun'eco della Everybody's Talking di Harry Nilsson, o magari ci aspettiamo di scoprire che la title-track possa anche essere stata una vecchia hit di Nancy Sinatra, così come è facile cercare segni di Scott Walker nella tragedia di Stay, ma alla fine il risultato sa più di esercizio di stile, che non va oltre l'aggettivo "curioso". (Nicola Gervasini) diegogarcia.posterous.com
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