Jennifer V Blossom
Hunting Days
[Jennifer V Blossom, 2018]
File Under: Punk-folk revisitedjenvblossom.com
Hunting Days
[Jennifer V Blossom, 2018]
File Under: Punk-folk revisitedjenvblossom.com
di Nicola Gervasini
Quello della "Riot Grrrl" è uno stereotipo rock che ha ormai circa 30 anni, ma sembra non conoscere crisi. Nei primi anni 90, dopo che artiste come Michelle Shocked, Tracy Chapman e Suzanne Vega avevano aperto la strada ad una via folk del rock al femminile, arrivarono Ani Di Franco, Brenda Kahn e altre a renderlo una vera e propria dichiarazione di guerra a suon di chitarra acustica che non smette di avere adepte (penso a Wallis Bird, ad esempio). E a quella tradizione appartiene sicuramente la casertana Jennifer V Blossom, per anni promotrice della band dei The Over the Edge, e da tre anni impegnata in una carriera solista che approda finalmente al primo disco. Hunting Days è un progetto interessante che tenta di conciliare quello che è il combat-folk di brani come 3 AM e Scent Of Flower con una ricerca e modernizzazione della canzone italiana storica, qui evidenziata nell'autografa e decisamente teatrale Come Se Nessuno Mai e in una cover dark-folk di Nel Blu Dipinto di Blu (dal vivo esegue spesso anche Parlami d'Amore Mariù per dire). Il che rende Hunting Days un disco davvero eterogeneo, sebbene sempre caratterizzato dal suono scarno della sua acustica. Non mancano comunque i momenti riflessivi (As Two Lovers e la stessa title-track), e espisodi più rock full-band (A Bit Like Going Back). Particolare impressione fa il tono melodrammatico di Hard Stuff e il teso finale di From My Lips, mentre sempre al suo amore per la canzone classica si riferisce la resa di Non, Je Regrette Rien della divina Edith Piaf. Da seguire anche per il futuro.
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