mercoledì 30 gennaio 2019

TERMOVALORIZZATORI PER PATTEGGIATORI E PUTTANE

Nelle mie fantasie più proibite i giornalisti non sono delle donne dedite al commercio dell’amore (come vorrebbe Di Battista, l’unico politico al mondo che riesce a far finta di essere in vacanza invece di far finta di lavorare come tutti gli altri), ma dei sadici e diabolici temporeggiatori.
Avete in mente ad esempio i fotografi dei documentari sugli animali? Quelli che stavano magari giorni appostati, in silenzio, in attesa che leone e leonessa finalmente trovassero la privacy per copulare davanti a un milione di spettatori? Ecco, molti giornalisti odierni mi paiono così: si ha l’impressione che pubblichino solo una notizia su dieci, e si tengano nel cassetto le altre nove per la prima occasione buona, con grande pazienza.
Un esempio: Di Maio e Salvini bisticciano sui rifiuti e sull’opportunità di costruire nuovi inceneritori in Campania? Ecco che prontamente tutte le testate italiane si lanciano a decantare come prima notizia del giorno (!) le lodi di un termovalorizzatore all’avanguardia costruito a Copenaghen, e trasformato in pista da sci per renderlo anche esteticamente accettabile, nonché economicamente sfruttabile.
Lasciamo stare che già a quel punto mi immaginavo il povero abitante della provincia di Caserta che, oltre a sorbirsi fumi tossici vita-natural-durante, deve pure sopportare la presa in giro di vedere le solite promesse del mondo politico corredate stavolta da una bella pista da sci. Che è tipicamente la prima cosa che ti viene in mente di costruire quando arrivi ad Acerra.
Ma, a parte questo, la domanda che mi sono fatto è stata “e ora questa cosa di Copenaghen da dove salta fuori?”. Scopro che tale imponente opera è stata finita già nel 2017, che da più di un anno funziona in fase di test, e presto appunto entrerà in funzione a pieno regime. I nostri giornalisti dunque sapevano da tempo della sua esistenza, ma la stessa notizia data un anno fa non l’avrebbe letta nessuno evidentemente. Oppure non è neanche vero?
Fate un gioco anche voi in questi casi: si va su Google, e si prova a cercare notizie in merito. Si scopre così che Repubblica ad esempio aveva annunciato la costruzione nel maggio 2015 e già a giugno del 2016 pubblicava una gallery di immagini dell’opera. E l’anno scorso se ne sono occupate alcune riviste specializzate: trovo ad esempio un articolo sul sito chiaramente ecologista Green.it e uno sulla rivista Wired, sempre attenta alle novità.
Ma ci sarebbe anche da indagare a fondo sulle ragioni di un articolo del sito Casa&Clima del 2011, in cui si parla di un governo danese dubbioso sulla sostenibilità ambientale del progetto, con conseguente decisione di non erogare i prestiti utili alla costruzione. Da qui scopriamo che invece il Times aveva inserito l’opera nelle 50 migliori invenzioni del 2011. Insomma, di materiale ce ne era in abbondanza, e anche utile per fare una inchiesta seria.
Più seria della mia perlomeno: io per scrivere questo articolo ci ho messo 45 minuti, e appena 5 minuti per fare tre ricerche nel web, scandagliando solo le prime 2-3 pagine di risultati. E guardate già quante cose in più ho avuto da dirvi rispetto a quelle che si sono lette nei giorni scorsi, sui giornali e sul vostro social di fiducia. E io non ho fatto nulla che si avvicini ad un vero servizio di giornalismo: non ho verificato le fonti, non le ho considerate tutte, e ho lasciato parecchi buchi irrisolti nella storia (cosa ha convinto poi il governo danese a costruire comunque l’opera dopo il 2011 ad esempio?).
Insomma, il tutto per farvi capire due cose: i giornalisti non sono sempre puttane, semplicemente a volte quando ci raccontano i fatti al momento giusto, non gli diamo retta. A volte solo perché ci parlano di qualcosa che non è la polemica del giorno di cui discutere nei social. Impariamo magari a leggere anche le pagine interne dei giornali invece, ci troveremo forse quelle notizie che saranno la prima pagina di domani, non appena i Salvini, Di Maio, e chi altri al loro posto, avranno deciso che è ora di farvi litigare su quell’argomento.

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