giovedì 24 giugno 2010

GREAT LAKE SWIMMERS - The Legion Sessions


Arrendiamoci al vizio odierno di dover dire sempre qualcosa in più del necessario e accogliamo da bravi appassionati questo The Legion Sessions, uscita discografica “only for fans” dei canadesi Great Lake Swimmers. Per capire la ragione di questo cd dobbiamo però fare un piccolo passo indietro, e tornare all’epoca delle registrazioni del loro ultimo album, il sempre consigliato Lost Channels da noi recensito l’anno scorso. Prima di chiudersi in uno studio di registrazione sulle Thousand Islands (arcipelago che si trova tra Toronto e Montreal), Tony Dekker e compagni si sono infatti ritrovati nel febbraio del 2009 alla Royal Canadian Legion Hall, una associazione di veterani di svariate divise canadesi, istituzione presente in molte città e che è divenuta ormai una sorta di centro sociale di riferimento per la cultura del luogo, e lì hanno offerto un assaggio delle nuove canzoni ad un piccolo pubblico. Venduto online sul loro sito già dall’ottobre scorso, la grande richiesta avuta nel corso dei loro concerti di questo EP ha spinto la band ha pubblicare “la versione rigida” con tutte le ufficialità del caso. Il consiglio è ovviamente quello di munirsi del disco finale prima di accedere a queste 9 “raw versions”, innanzitutto per apprezzare da una parte il fine lavoro di studio operato durante le registrazioni di Lost Channels, ma in questo caso per appurare come gli impasti vocali tipici della band, sempre sospesi tra Neil Young, Byrds e atteggiamenti indie-folk, sono genuini e perfettamente riproducibili anche in un’improvvisata sessions per pochi intimi. In ogni caso la performance di poco più di mezz’ora è più che buona e alcuni brani come Palmistry e Concrete Heart acquisiscono di fatto una nuova luce. Non perdete dunque l’occasione di riascoltare piccole perle come Everything Is Moving So Fast, Stealing Tomorrow o la splendida Still, potrebbero farvi innamorare della band tanto da recuperare altri validi dischi come Ongiara (2007) e Bodies And Minds (2005).

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