mercoledì 20 marzo 2013

ÓLÖF ARNALDS


Ólöf Arnalds
SUDDEN ELEVATION
One Little Indian/Self
***
Nelle mappe musicali mondiali l’Islanda restava solo una terra di vulcani e ghiacci finché non sono arrivati Bjork con i suoi Sugarcubes a ricordare a tutti che anche da quelle parti si fa musica. Da allora la scena islandese non ha avuto un suo grande sviluppo anche per l’esigua popolazione, ma da qualche anno pare che anche Bjork abbia trovato finalmente una giovane artista a cui passare il testimone. Ólöf Arnalds è una folksinger bionda e strettamente legata alla tradizione folk nordica, ed è già riuscita a farsi notare anche al di fuori dei propri confini con due album (Við Og Við  del 2007 e Innundir Skinni del 2010), il secondo dei quali vantava la collaborazione della stessa Bjork e la produzione di  Kjartan Sveinsson e  Davíð Þór Jónsson dei Sigur Rós. Sudden Elevation è invece prodotto dall’ex Sugarcubes Skuli Sverisson e, anche se trattasi di produzione tutta islandese, cerca un respiro più internazionale fin dalla scelta di abbandonare la lingua madre degli esordi in favore dell’inglese (è singolare pensare che in Italia, per avere speranze di vendere, molte band hanno invece dovuto fare il percorso inverso e arrendersi all’italiano, ma questa è un’altra storia). Atmosfere eteree, magia nordica trasformata in musica, Sudden Elevation combina alla perfezione la tradizione islandese con il nuovo spleen dell’indie-folk statunitense, risultando, come spesso sta succedendo, un prodotto composto da elementi vecchissimi per un risultato modernissimo. La critica che si può muovere a un disco del genere, che, a parte qualche guizzo (German Fields), appare monolitico nella sua impostazione, è quello di concentrarsi solo su due elementi (la voce suadente della Arnalds e l’indubbio fascino di certe melodie), lasciando in secondo piano una ricerca musicale che resta ancorata su un unico canovaccio. Come dire che se non vi piace una canzone allora non vi piacerà tutto l’album e viceversa. Per il resto la Arnalds si conferma artista pronta a salire un gradino verso la maturità artistica, forte anche di una struttura ragionata (il disco è quasi un concept) del songwriting. Anche se fra poco è primavera, Sudden Elevation potrebbe essere la colonna sonora ideale per il vostro prossimo freddo inverno.
Nicola Gervasini

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