giovedì 7 gennaio 2016

JJ GREY & MOFRO


 JJ Grey & Mofro
Ol' Glory 
[
Provogue 
2015]
www.jjgrey.com

 File Under: roots rock got soul

di Nicola Gervasini (02/03/2015)
Non sto neanche più ad annoiarvi a spiegare chi sono JJ Grey & Mofro. Se siete degli habitué delle nostre pagine è da tempo che avete familiarizzato con questa band, altrimenti consultate pure il nostro archivio, anche a caso. Non c'è album sfornato da questi simpaticoni di Jacksonville che non valga la pena recuperare: persino quelli minori come Georgia Warhorse hanno comunque quei due o tre pezzi memorabili, che giustificano il tempo perso all'ascolto. Memorabili per noi ovviamente, e questo è un discorso che abbiamo già fatto: loro non sono di nicchia, loro sono LA nicchia, la roots-music per soli roots-musicofili a largo raggio, dove le radici sono anche quelle della black music che pervade prepotentemente la loro musica.

Potremmo definirli una Band (quelli con la B maiuscola) moderna immersa nei sapori Stax, una ex jam-band nata per emulare la Dave Matthews Band che si è dimenticata la jam a favore dell'emozione, del ritmo funky. Non c'è niente da fare, ogni loro uscita è una festa, e quindi anche questo Ol'Glory, disco che non si discosta dai precedenti se non per un ulteriore spostamento del baricentro verso la soul-ballad, evidenziato dall' 1-2-3 iniziale di Everything Is A SongThe Island e Every Minute con il suo finale di slide (gentilmente offerta da Derek Trucks) che avrebbe avuto la benedizione di un qualsiasi emulo di Otis Redding. Facile dargli dei retrogradi, ma intanto scrivetela voi se ci riuscite una canzone come A Night To Remember in pieno 2015 senza dare l'impressione di star solo copiando dai padri e padroni della soul music, e persino quando ci si dice che "sì, questa la si è già sentita" (Light a Candle ad esempio), non si ha mai la sensazione che ci stiano in qualche modo fregando. Sono cuore ma anche ragione i Mofro di JJ Grey, attenzione all'arrangiamento, studio del suono adatto (fiati + organo hammond + chitarre slide, connubio southern-soul collaudato ma sempre efficace).

Il disco ha una prima parte molto lenta e riflessiva, ed è solo con la funky Turn Loose e la sua tastiera in clima Stevie Wonder che si comincia a battere anche le mani per tenere il ritmo, ma meglio così, Ol'Glory è un disco in crescendo. Quasi ogni singolo brano è costruito per partire lento e finire in apoteosi (Home in The SkyHold On Tight), trucco scenico vecchio come il rock che ha sempre la sua efficacia dal vivo. La title-track è poi lo zenith di ritmo, sudore, James Brown e colpi spettacolari: basta quella a consigliare l'acquisto anche di questo nuovo album. Non chiedetegli di farsi portabandiera di chissà quale movimento: i JJ Grey & mofro hanno ormai un consolidato quanto invariabile seguito da anni, e non hanno scritto e mai scriveranno pagine importanti di storia del rock. Ma continuano a scrivere grande rock, e nel 2015 forse solo questo può ancora contare.


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