giovedì 17 febbraio 2011

CANTAUTORI A SANREMO

C’è un certo gusto del perverso nel far gareggiare Franco Battiato e Roberto Vecchioni contro Emma e i Modà e Anna Tatangelo, e probabilmente solo la finta ingenuità del nostro ragazzone nazionale Gianni Morandi poteva un simile scherzo. Il prossimo Festival di Sanremo è già stato presentato inconsciamente come quello dei buoni contro i cattivi (“i cantautori, eletta schiera” - per dirla alla Guccini - contro i nuovi idoli usciti dalle trasmissioni televisive), ma questo ovviamente interesserà solo i “criticoni” (per dirla alla Pippo Baudo), perché poi alla fine il tutto si risolverà in una consolatoria cantata corale per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Di sicuro Sanremo sta già tenendo fede alla propria bizzarra abitudine di fare discussioni sulle canzoni ancora prima di averle sentite, quando invece la speranza è che la presenza di artisti di spessore possa davvero rilanciare l’analisi su argomenti di un certo interesse, come ad esempio la collaborazione tra Battiato e Luca Madonia per il brano L’Alieno, che sulla carta rappresenta un bel confronto maestro-allievo sul terreno della canzone siciliana. Battiato dal canto suo, con la sua proverbiale capacità di far passare per alta cultura anche la vera spazzatura pop, assicura con distacco che lui partecipa solo per fare un piacere ad un amico, mentre Vecchioni si pavoneggia già perché il testo della sua Chiamami Sempre Amore dovrebbe risvegliare le anime dei giovani dal torpore culturale e si scaglia “contro quelli che stanno uccidendo il pensiero”. Non è detto che sia l’occasione giusta, ma almeno qualcuno ci prova ancora.

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