martedì 27 settembre 2011

RED HOT CHILI PEPPERS


Laddove anche Hollywood stenta, ci sono riusciti i Red Hot Chili Peppers a riempire più sale cinematografiche in una sola serata. Il lancio del nuovo album I’m With You (Warner Bros) è avvenuto infatti con un concerto tenuto a Colonia, e fin qui niente di sensazionale, se non fosse che l’evento è stato trasmesso in diretta in tutto il mondo non in televisione (neppure MTV, persa nei suoi mille teen-reality, sarebbe più interessata a trasmettere un intero show), non sul loro sito web (banale e già sperimentato) e neppure su qualche nuova stregoneria tecnologica di massa, (Youtube? Youtube tramite Facebook? Youtube tramite Facebook tramite iPhone?), ma…al cinema. Novecento esercizi sparsi in tutto il globo, Africa compresa, riempiti dai fans di questa ormai storica band di Los Angeles, un vero atto d’amore, e la straordinaria impresa di farli uscire tutti di casa solo per assistere ad un concerto rock su uno schermo. L’esperimento pare abbia avuto successo, anche se temiamo sia poco replicabile se non per simili grandi nomi, ed è servito a riportare i riflettori su Anthony Kiedis e compagni, che dopo il criticatissimo (e comunque vendutissimo) Stadium Arcadium del 2006, devono ora fare la conta tra vecchi e nuovi fans per decidere la strada da intraprendere in futuro. Che per il momento è ancora quella vecchia, con il buon Rick Rubin sempre inamovibile in cabina di regia, ed un evidente tentativo di riacquistare la verve dei tempi migliori recuperando l’anima più rock (Flea ha citato i Rolling Stones di Exile On Main Street e Tattoo You come ispirazione per l’occasione). L’album riesce bene a conservare la loro vena melodica più recente, ritrovando comunque il groove del basso di Flea e qualche ritmo killer, ma, nonostante loro si affannino a considerarlo un nuovo punto di partenza, il marchio di fabbrica resta sostanzialmente immutato. Neppure il fatto che John Frusciante sia uscito dal gruppo è più una novità, e il suo amico e sostituto Josh Klinghoffer evita giustamente di strafare e limita il suo contributo all’essenziale. Scommettiamo che il rientro di Frusciante sarà tra i prossimi “coming soon” in sala?

Nicola Gervasini

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