mercoledì 21 settembre 2011

JD MALONE - Avalon

inserito 31/08/2011

JD Malone & The Experts
Avalon
[
ItsAboutMusic.com 2011
]



Ha fatto davvero tutto per bene JD Malone: confezione del cd curatissima e sciccosa, libretto con i testi, note di copertina, copiosi ringraziamenti a tutti, e un dvd di poco più di mezz'ora che mostra le sessions in studio. Ha tutta l'aria di essere convinto del suo lavoro e della sua missione di musicista, e questo gli fa onore, anche se l'autoproduzione paradossalmente sta spesso portando nei nostri stereo prodotti casalinghi confezionati con una cura che una normale etichetta discografica assicurerebbe solo ai grandi nomi, anche solo per un mero calcolo di costi e benefici. Avalon invece esce per la ItsAboutMusic.com, etichetta che generalmente rastrella rimasugli della storia (abbiamo recentemente recensito un loro live inedito dei Fairport Convention) o reietti più recenti come lui. Malone ha una storia decisamente comune di questi tempi, fatta di tanti concerti locali con gli Steamroller Picnic (titolari anche di un album), un duo chiamato Malone & McWilliams con cui ha passato la metà degli anni 2000 sulla strada, e ora il primo album già preannunciato da un paio di EP. E che i 13 brani che lo compongono siano il frutto di una cernita durata anni si sente eccome, perché JD è stato attento a coprire tutte le (limitate) gamme del blue-collar rock più classico, dal rock urbano di Silver From alla ballata romantica di Still Love You, dal blues rauco di She Likes alla ballatona d'accendino Sweet Evil Things.

Gioie e dolori di un artista che sembra un emulo di Joe Grushecky (la bella title-track sembra davvero rubata ad uno dei suoi dischi, anche come interpretazione e timbro di voce), con magari meno Springsteen nel motore (forseEmerald Lake passa dalle sue parti) e un po' di Petty in più nel bagagliaio, visto che ama anche molto il suono delle 12 corde "à la Byrds" (Ballad of Mr Barbo). Ed è anche uno che scivola nel banale più bieco con Just Like New (il ritornello "c'mon baby rock, c'mon baby roll" funzionerà pure con un pubblico già oltre la terza birra, ma ascoltata da soli nel proprio salotto mette un po' di tristezza), o magari si impantana nella neniosa Black Yodel, ma poi ti piazza una bella canzone come Leave Us Alone o nel finale un pezzone da 90 come Emmit Meets A Demon, tour de force di slides elettriche con un bel testo crudo e sintetico.

Il coraggio non gli manca, come quello di affrontare una cover di Fortunate Son (impresa che solo Bob Seger ha potuto sostenere con degni risultati) e uscirne tutto sommato vivo. Il cd audio propone anche la versione breve del singolo Just Like New e quattro tracce live recuperate dal dvd, che invece serve solo a garanzia che il prode JD e fidiExperts (menzione almeno per l'ottimo chitarrista Tom Hampton) abbiano davvero registrato tutto il disco in presa diretta, con pochissimi aggiustamenti produttivi e sovraincisioni. Se alla parola "derivativo" scappate via terrorizzati, allora evitate JD Malone come la peste, altrimenti Avalon è un rock-album di buon spessore che merita una segnalazione.
(Nicola Gervasini)

www.jdmalone.com



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