Per il mondo Dave Stewart sarà sempre l’altra metà dei defunti Eurythmics, eppure l’eclettico musicista resta uno dei collaboratori più richiesti dalle star. E visto che nell’aria c’è addirittura un supergruppo con Sir Mick Jagger e piedi-scalzi Joss Stone (i “Super Heavy”, team già collaudato per la colonna sonora del film Alfie), Dave ha fatto le prove generali con The Blackbird Diaries quinto album a suo nome. Chitarre e riff di scuola Keith Richards, le solite reminiscenze di glam-rock da cui proviene e nessuna concessione all’elettronica con cui è divenuto famoso, una grandeur produttiva che serve a non far notare che la voce non c’è, anche se ha imparato ad usarla meglio. Equamente diviso tra rock classico e ballate strappalacrime da bacio hollywoodiano (in cui si fa aiutare dalle voci femminili di Martina McBride, Stevie Nicks, Colbie Caillat e le Secret Sisters), potrebbe essere di diritto il libro di testo per il corso di “Arte del sound-making” alla School Of Rock. (Nicola Gervasini)
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