Progressive è invece qui da intendersi più nell'accezione di "sperimentale", forse perché questo quartetto di voci e chitarre capitanato dalla eterea Eden Oliver molto si rifà a certe contaminazioni psichedeliche della Incredible String Band. Chamber lo hanno appiccicato per identificare la natura completamente acustica del gruppo, fa scena più che sostanza, ma ci sta. Con Folk-roots poi si dice tutto e niente. Il folk qui è sia quello americano dei monti Appalachi, sia quello britannico di stampo classico. E così, invece di spendere tante parole e una sfilza di nomi a paragone (si sparano Joanna Newsom, Decemberists, Avett Brothers, Milk Carton Kids, Beirut e tanti altri, tutti più o meno azzeccati nel non essere poi troppo lontano, ma neanche così vicino alla musica di questo When The Ink Dries), forse il percorso storico che porta a questi deliziosi schizzi folk parte dai Pentangle, passa per le misconosciute ma importanti esperienze dei Mirò e degli Shelleyan Orphan di fine anni ottanta, e approda magari agli Espers degli anni 2000 (grave dimenticanza questa, caro ufficio stampa …), in tutti i casi con molto più gusto pop (assaggiate l'arrangiamento della lunga e complessa The Cat Lady Song, roba che pare pensata da un Lee Hazlewood in missione per Nancy Sinatra), e molti meno azzardi contaminatori e avanguardistici. Ai quattro infatti piace la leggerezza, persino quando affrontano pezzi più riflessivi come Ode To Silvia Plath o Thin Hope. Ottimamente prodotto dall'esperto Joby Baker (produttore anche delle Nomad Series dei Cowboy Junkies), il disco offre una serie di graziosi e soffici bozzetti con dei testi anche poetici (Lady Doubt) e fantasiosi (The Tattoo That Loved Her Anyway), mentre i comprimari Alex Rempel, Jeff Poynter e Adam Bailey si fanno notare per i bei intrecci tra basso, mandolino e fisarmonica (My Lover, Last Call). Consigliato solo ai cuori gentili e a chi surfeggia sulla terza onda indie, qualsiasi cosa vorrà mai dire. |
lunedì 6 ottobre 2014
WEST MY FRIEND
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
THE BEST OF 2024
I MIEI ALBUM DEL 2024 (THE MOST USEFUL POST OF THE YEAR) Ho inviato le mie liste personalizzate alle due webzine per cui scrivo, ne facc...
-
NICOLA GERVASINI NUOVO LIBRO...MUSICAL 80 UN NOIR A SUON DI MUSICA E FILM DEGLI ANNI 80 SCOPRI TUTTO SU https://ngervasini.wixsite.com...
-
Jonathan Jeremiah Good Day [ Pias/ Self 2018 ] facebook.com/jjeremiahmusic File Under: il nostro disco che suona… di Nicola Gerva...
Nessun commento:
Posta un commento