martedì 29 settembre 2009

STAMMER LEE - Victorietapes


Settembre 2009

Rootshighway


E' un vero simpaticone questo Leo De Vlieger, olandese dalla voce profonda che tenta di nascondere le proprie origini europee sotto lo pseudonimo di Stammer Lee. Artista innamorato della musica americana più dark e autoriale, Lee è una specie di polistrumentista dedito ad un ossessivo fai da te del rock, fino all'eccesso di essersi costruito per le esibizioni dal vivo uno strano aggeggio (denominato "foot drum kit") grazie al quale può suonare batteria e chitarra contemporaneamente. (quando suona con una band, si presenta comunque come "gli" Stammer Lee). Facile immaginare quindi com'è nato questo Victorietapes, registrato in quasi totale solitudine nel suo studio casalingo, e sorta di piccolo incrocio tra il Tom Waits più ubriaco e il Nick Cave più rumoroso, con spruzzate di country in salsa olandese che trovano nella stravolta cover di Alone And Forsaken di Hank Williams la propria apoteosi. Undici brani in cui Stammer Lee prova, anche riuscendoci, a divertire con brani sbilenchi che sanno molto del nostro Capossela (Some Day Soon), forti echi dei Bad Seeds (Like Rain), folk minacciosi (Long Time Sitting Down), ballate alla Steve Wynn lacerate da assoli rumoristi (No Reason To Leave) e tanti altri numeri da circo di un artista che cerca lo spettacolo più che la creazione. Derivativo per volontà e scelta programmatica, Victorietapes finisce per essere un giocattolino curioso, anche se la voglia di trastullarcisi è poco duratura, giusto magari il tempo di muovere un po' il sedere all'irresistibile ritmo di Rock And Roll Monkey e annotarsi il nome per un eventuale capatina ad un suo concerto al primo viaggio ad Amsterdam che vi capiterà di fare. (Nicola Gervasini)

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