martedì 4 settembre 2012

DISCHI DA ISOLA DESERTA...DAVID BOWIE



David Bowie 

The Rise and Fall of Ziggy Stardust & 

the Spiders from Mars 
[RCA 1972]

 85 pt.
1. Five Years // 2. Soul Love // 3. Moonage Daydream // 4. Starman // 
5. It Ain't Easy // 6. Lady Stardust // 7. Star // 8. Hang On To Yourself // 
9. Ziggy Stardust // 10. Suffragette City // 11. Rock 'N' Roll Suicide
Invece di avere tante personalità, il londinese David Jones decise di averne
una ma su più livelli. Si inventò prima David Bowie, che a sua volta s'inventò 
Ziggy Stardust. Che era un alieno vestito come una groupie, trasformatosi
in artista per portare al nostro mondo un messaggio positivo di pace, finendo
però distrutto dagli abusi tipici del ruolo. Una parabola già tristemente nota in
quel 1972, proprio all'indomani della morte a catena del trio
Morrison/Hendrix/Joplin, tutti accomunati dalla sindrome del rock and roll suicide
che chiude anche la vicenda di Ziggy. Anticipando intelligentemente il declino
già previsto dal titolo dell'album, Jones ucciderà definitivamente il suo personaggio
per tornare ad essere Bowie e crearsi così nuove maschere come il
Thin White Duke di pochi anni dopo. Ma quello che (s)vestiva i panni della
prima icona dichiaratamente gay della storia del rock resta il Bowie più
universalmente amato e riconosciuto, quello che metteva d'accordo l'anima
rock portata in dote dal chitarrista Mick Ronson con la voglia di avanguardia
e sperimentazione che lo caratterizzerà in ogni fase della sua carriera.
Bowie in questa occasione fece sua tutta l'esagerata teatralità tipica del
glam-rock dell'epoca e pensò il disco come un musical di Broadway,
avendo però la freddezza di non cercare un filo logico obbligato, solitamente
causa di brani minori o di semplice raccordo di molte rock-opera (errore che
commetterà anni dopo con Outside), ma semplicemente di assemblare 11
brani a sé stanti che diverranno undici classici immortali.

(Nicola Gervasini)

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