ALL THEM WITCHES
DYING SURFER MEETS HIS MAKES
New West
***1/2
Sono band come gli All
them Witches, quartetto freak proveniente da Nashville, a rendere ancora intrigante
il lavoro di ricerca e studio che servirebbe a qualunque buon recensore di
musica. Band difficili da catalogare, che ti spingono a farti un’idea su un
pezzo e a cambiarla immediatamente al primo attacco del pezzo successivo.
Sarebbe bello poter prendere Dying Surfer Meets His Makes, loro
terzo album (escludendo vari EP e special releases), e fare un esperimento:
ogni persona inizia ad ascoltarlo da una traccia diversa, e sulla base di una
sola canzone dovrà definire il loro genere. Ne verrebbe fuori una piccola
storia del rock degli ultimi vent’anni, o forse anche più antica. Call Me Star ad esempio è una dolce
ballata acustica in pure stile indie-folk, tra Iron & Wine e Josè Gonzalez
o mille altri, ma già sugli otto minuti di chitarre distorte e ad alto volume
di El Centro potremmo stare ore a
discutere se si omaggia Jason Molina o direttamente Neil Young, o magari si
voleva invece ritornare al wall of sound
di certo shoegaze di marca Ride o My
Bloody Valentine. Ma mentre discutiamo, intanto parte il singolo Dirt Preachers, energico pezzo che
potrebbe appartenere ai Pearl Jam (con tanto di video a disegni animati che
ricorda un po’ quello di Do The Evolution).
Ma non è finita: con This is Where it
Falls Apart ci si ritrova in pieno trip psichedelico alla Jonathan Wilson, Mellowing si risolve tre minuti di
evocativi arpeggi acustici, Open Passage
Ways in una gotica cavalcata alla Nick Cave. Altro passaggio rumorista con
lo strumentale Welcome to The Caveman
Future, prima dell’ottima Talisman, pezzo di gotica americana d’altri
tempi, quasi alla Grant Willard Conspiracy, che si chiude in un altro lungo
trip di chitarre (Blood And Sand-Milk and
Endless Winters). Fanno un po’ un pastone di tutto gli All Them Witches, peccando
forse in personalità e mancando di una voce solista che ne caratterizzi
pienamente il suono, prediligendo dunque l’impatto sonoro alla ricerca della
canzone (ma con Talisman dimostrano
di saperci fare anche in quel senso). Non cambieranno le sorti della musica e
forse nemmeno il conto in banca della New West che su di loro sta puntando
parecchio, ma questo album li dimostra maturi e sicuramente da scoprire .
Nicola Gervasini
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