Dei tanti personaggi da “dietro
le quinte” della storia del rock, Allen Toussaint è stato uno dei più
importanti e influenti. Non era solo un artista e produttore, era uno che si è letteralmente
inventato un suono e una visione musicale utile per tutti. E’ morto a 77 anni
lo scorso 10 novembre a Madrid, al termine di un concerto, nello stile di un
perfezionista che non avrebbe mai lasciato il pubblico a metà. Molti di voi non
avranno neanche un suo disco in casa, eppure sarà facile che abbiate da qualche
parte segni della sua opera, fosse anche solo la rivoluzionaria produzione della
celeberrima Lady Marmalade delle Labelle, con cui costruì nel 1974 un solido ponte
tra la musica di New Orleans e la disco-dance che verrà. Ma Toussaint è stato
l’inventore di un inconfondibile mix di ritmo, percussioni e soprattutto fiati,
di cui è stato forse il più richiesto e capace arrangiatore. Non era soul, non
era funky, non era blues: il suo era un suono che oggi si riconosce essere
quello ufficiale di New Orleans, e di cui hanno beneficiato una lista
lunghissima di grandi artisti, da Paul Simon e Paul McCartney, fino a Elvis
Costello. Non amava apparire: nel 2005 l’uragano Katrina si portò via il suo
studio di registrazione, crogiolo di una lista impressionante di capolavori
della musica americana, e quella fu l’occasione della sua prima apparizione
televisiva in carriera, a casa David Letterman.
Nicola Gervasini
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