martedì 12 ottobre 2021

AN EARLY BIRD

 

An Early Bird

Diviner

(Greywood Record, 2021)

 

Terzo appuntamento sulle nostre pagine in poco più di tre anni con la musica di Stefano de Stefano, alias An Early Bird, segnalato a suo tempo con i precedenti Of Ghosts & Marvels nel 2018 e Echoes Of Unspoken Words del 2020. Questo nuovo Diviner però esce per l’etichetta tedesca Greywood Record, segno tangibile sia di quanto sia maturata la scena indipendente anglofona italiana, ma anche di quanto il mercato nostrano sempre meno sembra ricettivo a questo tipo di artista (di fatto il grande salto di popolarità avuto da molti artisti dei bassifondi indipendenti italiani ha richiesto una proposta nella nostra lingua). Il singolo Under My Skin contiene già tutti gli elementi della sua musica, con riflessioni sull’amore cantati in puro stile da indie-folker e con aperture melodiche e pop nel finale, elementi che era ancora più nel primo singolo fatto uscire ad anticipare l’album Holding Onto Hope. Particolare anche la cura nella realizzazione dei video, con il primo che omaggia Il Piccolo principe e il secondo che vede protagonista un bellissimo gatto bianco. An Early Bird comunque gioca spesso con l’alternarsi di aperture scarne e acustiche, con successiva esplosione di tastiere e percussioni (Help Me Shine, Fishes In The Ocean, Mullholland Drive e Prayers In The Temple partono con chitarra acustica, Angela o Bad Timing come una piano-song). Molto belle anche One Week e Go All Out, sempre sorrette da un bel pianoforte, che confermano anche quanto spesso il suo modo di cantare e arrangiare oggi ricordi molto i dischi del mai dimenticato Tom McRae dei primi anni 2000.

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