sabato 9 ottobre 2021

DINELLI

 

Dinelli

Tiny Seeds

(Inconsapevole Records / Duff Records 2021).

Chissà quante volte vi abbiamo raccontato (e chissà quante volte ancora vi racconteremo) la storia di un componente di una band proveniente dal mondo del metal o del punk che si stacca dal gruppo per elaborare una personale proposta basta su un sound prettamente acustico e folk-oriented. È questo il percorso anche del toscano Dinelli, già attivo come voce dei Seed’N’Feed, band devota dei Bad Religion che ha animato la sempre fervente scena hardcore-punk italiana dalla fine degli anni 90 fino al 2011, ma che con questo Tiny Seeds si propone come nuova voce dell’affollato ma pur sempre attuale mondo dell’indie-folk internazionale. Lorenzo (questo il suo nome di battesimo), che già aveva esordito nel 2016 cantando in italiano con l’album Liberi per sempre, ha prodotto questi 13 brani in solitaria, suonando gran parte degli strumenti (ma sul suono ha buon peso il violoncello di Michele Menchini), e sottoponendo ad un trattamento da studio di registrazione solo la cover acustica di All My Life dell’Evan Dando solista di Baby I'm Bored. Il suono è molto pieno e la sua voce decisamente evocativa, e le canzoni da una parte continuano a parlare della sua visione del mondo sociale con la stessa rabbia lirica dei pezzi scritti in passato, ma dall’altra si concentrano molto sulla sua condizione di artista ormai maturo ma nel pieno di cambi di vita relativi a famiglia e lavoro che dovrebbero essere normali, ma che il mondo di oggi rende fortemente problematici sotto tutti i punti di vista. Ci sono tanti momenti introspettivi (Roselin, Forgiven, Endless), ma anche variazioni elettriche e più “rock” (Killed a Man, Back Into, Summerdays), il tutto confezionato con un buon gusto decisamente anni Novanta.


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