THE BELLE BRIGADE
JUST BECAUSE
Ato records
***
Se dovessi dire cosa ricordo con più piacere del
cofanetto-tributo a Bob Dylan uscito un paio di anni fa per Amnesty
International (Chimes of Freedom – The
Songs of Bob Dylan) non avrei dubbi nel citare la versione di No Time To Think dei Belle Brigade. Innanzitutto per la coraggiosa
scelta di un brano poco conosciuto e decantato, uno di quei lunghi e verbosi
tour de force dylaniani che non invogliano certo ad una rilettura. E poi perché
i fratelli Barbara e Ethan Gruska in
quel caso meglio di altri hanno saputo far loro il concetto di reinterpretare
un brano con rispetto dell’originale tirando comunque fuori qualcosa di nuovo.
Prima di allora dei Belle Brigade si era parlato nel mondo indie per quel loro
delizioso disco di esordio omonimo uscito nel 2011, con paragoni che arrivavano a qualcosa intorno agli “Everly
brothers indie”. Just Because è il
loro atteso seguito, e subito evidenzia come il duo abbia voglia di stupire con
molte variazioni sul tema, pur conservando l’impronta soft-pop delle proprie composizioni.
In certi momenti sembra quasi di sentire gli Iron & Wine di The Sheperd’s
Dog, per quel gusto di riempire di suoni e percussioni anche il brano più
minimale (Be Like Him), in altri invece
si lasciano andare in ritmi e melodie decisamente più esuberanti (How I See It, Not The One). Non
sorprende quindi che la Reprise si sia rifiutata di pubblicare il disco
nonostante avesse una opzione per la distribuzione, lasciando alla indipendente
ATO il coraggioso compito di dare luce a questi dieci piccoli bozzetti easy-indie
che hanno forse il difetto (o il pregio?) di essere difficilmente catalogabili.
Troppo leggeri per competere nel difficile e affollato mondo della folk-song
indipendente (When Everything Was What It
Was), troppo spensierati per incarnare il disagio dei nostri tempi (Everything for a Stone), troppo
complicati per produrre delle semplici
pop-song cantabili in macchina (Metropolis).
Al duo i complimenti per essere riusciti comunque a non sembrare mai banali o
già sentiti, ma alla fine non si può dire che tutto funzioni alla perfezione, e
una certa mancanza di idee chiare sul risultato da raggiungere la si sente.
Restano un pugno di canzonette godibili e intelligenti, che un domani
potrebbero anche diventare mature e sorprendenti se si ha la giusta pazienza
Nicola Gervasini
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