giovedì 26 marzo 2015

BELLE BRIGADE

THE BELLE BRIGADE
JUST BECAUSE
Ato records
***
Se dovessi dire cosa ricordo con più piacere del cofanetto-tributo a Bob Dylan uscito un paio di anni fa per Amnesty International (Chimes of Freedom – The Songs of Bob Dylan) non avrei dubbi nel citare la versione di No Time To Think dei Belle Brigade. Innanzitutto per la coraggiosa scelta di un brano poco conosciuto e decantato, uno di quei lunghi e verbosi tour de force dylaniani che non invogliano certo ad una rilettura. E poi perché i fratelli Barbara e Ethan Gruska in quel caso meglio di altri hanno saputo far loro il concetto di reinterpretare un brano con rispetto dell’originale tirando comunque fuori qualcosa di nuovo. Prima di allora dei Belle Brigade si era parlato nel mondo indie per quel loro delizioso disco di esordio omonimo uscito nel 2011, con paragoni che  arrivavano a qualcosa intorno agli “Everly brothers indie”. Just Because è il loro atteso seguito, e subito evidenzia come il duo abbia voglia di stupire con molte variazioni sul tema, pur conservando l’impronta soft-pop delle proprie composizioni. In certi momenti sembra quasi di sentire gli Iron & Wine di The Sheperd’s Dog, per quel gusto di riempire di suoni e percussioni anche il brano più minimale (Be Like Him), in altri invece si lasciano andare in ritmi e melodie decisamente più esuberanti (How I See It, Not The One). Non sorprende quindi che la Reprise si sia rifiutata di pubblicare il disco nonostante avesse una opzione per la distribuzione, lasciando alla indipendente ATO il coraggioso compito di dare luce a questi dieci piccoli bozzetti easy-indie che hanno forse il difetto (o il pregio?) di essere difficilmente catalogabili. Troppo leggeri per competere nel difficile e affollato mondo della folk-song indipendente (When Everything Was What It Was), troppo spensierati per incarnare il disagio dei nostri tempi (Everything for a Stone), troppo complicati  per produrre delle semplici pop-song cantabili in macchina (Metropolis). Al duo i complimenti per essere riusciti comunque a non sembrare mai banali o già sentiti, ma alla fine non si può dire che tutto funzioni alla perfezione, e una certa mancanza di idee chiare sul risultato da raggiungere la si sente. Restano un pugno di canzonette godibili e intelligenti, che un domani potrebbero anche diventare mature e sorprendenti se si ha la giusta pazienza

Nicola Gervasini

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