martedì 7 ottobre 2008

TEST: CHE TIPO DI HOMO ROOTSOFILUS SIETE?


tempo di TEST !!!!


questo parte da alcuni serissimi studi fatti da esimi luminari:


rilassatevi e rispondete a 7 semplici test psicologici, e saprete che tipo di HOMO ROOTSOFILUS SIETE!

In antropologia si definisce come HOMO ROOTSOFILUS: esemplare umano che nidifica in sparute zone dell’Italia e che ha sviluppato una insana passione per un genere musicale considerato per sottosviluppati persino nella natìa america, e per questo è socialmente un disadattato e disinserito”









Oggetto da tempo di attenti studi di settore (esiste un centro ricerche autorizzato dalle parti di Gallarate..), gli studiosi hanno finalmente catalogato 4 tipologie di HOMO ROOTSOFILUS CATALOGATE SECONDO IL COMPORTAMENTO SOCIALE dell’esemplare e la sua capacità di sopportare la frustrazione di essere sempre solo al mondo.









SITUAZIONE 1 – L’UOMO ROOTSOFILUS NEL MONDO CIVILE



Siete con altre persone (lavoro, fermata del bus, ecc..) e state ascoltando con le cuffie il nuovo disco di John Mellencamp- Ad un certo punto qualcuno vi chiede “che stai ascoltando di bello?" Che rispondete?



A Madonna! - solo per evitare di dover spiegare chi è e che cosa fa John Mellencamp e sentirvi rispondere come al solito “Ah, la musica country, a me piaceva Born In The Usa di Bruce Springsteen” e dover pure rispondere “ecco, proprio quella! Bravo!”. A questo punto però dovrete convenire con il vostro interlocutore che Hard Candy è il singolo dell’anno....



B – Gli rispondete velocemente “John Mellencamp” e poi rimettete subito le cuffie non rispondendo più alle mille domande che il poveretto vi starà ponendo, ma dai suoi labiali siete in grado di dire che sicuramente non vi sta chiedendo “Ma è Lonesome Jubilèe o Scarecrow?”


C – Riponete con calma le cuffie e cominciate a spiegare “E’ John Mellencamp, nato il 7 ottobre 1951…” e così via per 3 ore buone. Il giorno dopo tornate nello stesso posto, speranzosi del fatto che vi richiederanno sempre cosa state ascoltando, e nella notte avete preparato un trattato di 5 ore su “La discografia di Johnny Cash song by song” , con possibilità di integrare in pausa pranzo con 30 minuti monografici sul tema “I Live nelle prigioni: una occasione di rivalutazione sociale del carcerato o un cattivo esempio?”


D – Riponete con calma le cuffie e lo guardate con sguardo vivo asserendo “guarda, stavo giusto tentando di valutare se gli interventi elettronici di Jellybean Benitez in Circling Around The Moon siano davvero funzionali al contesto e se John non dovesse prendere in considerazione l’idea di riprendere quella strada mischiandola alla verve politico-polemica di Freedom’s Road su soluzioni di tipo traditional alla Trouble No More…mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu?”.. A quel punto passate le successive 4 ore godendovi sadicamente lo sguardo fisso, vitreo ed attonito del poveretto…



SITUAZIONE 2 – QUANDO IL MONDO DELL’UOMO ROOTSOFILUS VIENE INSPIEGABILMENTE A GALLA NEL MONDO CIVILE


Siete sul pullman e vicino a voi due stano commentando la nuova pubblicità di una nota utilitaria, che voi sapete bene avere Kiko and the Lavender Moon dei Los Lobos come jingle, anche se vi rendete conto di essere tra i pochi ad essersene accorti (il che conferma la teoria che esistano HOMINI ROOTSOFILI anche negli uffici marketing). Ad un certo punto uno dice “bella anche quella musica araba, devo trovarla!”. Voi..


A- Vi girate e gli dite “bella sì, penso che sia un noto brano di Ofra Haza, o forse di Aisha…me lo devo comprare anche io, lei è proprio un intenditore, è bello sapere che certa gente va oltre i pregiudizi razziali verso culture così aliene!”


B- Facendo finta di dover obliterare il biglietto passate vicino all’orecchio e sussurrate “sono i Los Lobos, comprati KIKO che è un capolavoro” e scendete subito alla successiva fermata pensando “chi ha orecchie per intendere…”


C- Li interrompete subito “No scusate, ma allora voi non conoscete uno dei capisaldi della musica roots anni 90, ne ho guarda-puta-giustappunto-caso 5 copie nel mio taschino, ascoltatelo e vi rendete conto che….” Il vostro discorso viene interrotto solo dall’autista che urla “capolinea!” verso le 23.15 della sera.


D- Senza dire nulla prendi le loro teste e le fai violentemente cozzare l’una contro l’altra causando gravi danni cerebrali ad entrambi, e te ne vai urlando “i Los Lobos cazzo!..non abbiamo detto i Los Pisquanos e i suoi Desperados o i Los Sapidos Y Tonitruantes…I L-O-S L-O-B-O-S.!!!!!”




SITUAZIONE 3 – HOMO ROOTSOFILUS Vs. HOMO INTELLECTUALIS INDI-ALTERNATIVE BLOWUPPENSIS


Siete ad una cena con amici e venite presentati ad un’altra persona come “Lui è quello che sa tutto di musica”. Costui senza neanche presentarsi vi guarda con aria di sfida vi dice “ah grande, cosa ne pensi della ‘Musica patafisica’, come la si volle definire in onore dell’ispiratore Alfred Jarry. Ovvero parodistica e paradossale rilettura dei gemiti e degli stridori della società postindustriale per mezzo di ritmi catramosi e angosciose partiture sperimentali, falsetti da avanguardia scenica e vocalizzi chiocci. Tutto proposto con ironia surreale e leggera, sempre priva di qualsiasi cinismo: metastasi estrema della malattia rock?. “, che gli rispondete?


AChe cosa meravigliosa la musica patafisica!, E anche le metastasi rock!. Poi lo abbracciate forte e lo baciate in bocca con 2 metri di lingua perchè non possa replicare e finisca tutto in amore e armonia


B – Ah, ascolti Fabri Fibra forse?


NB – il senso di questa risposta è questo: lo spezzone di cui sopra sulla musica patafisica è VERAMENTE TRATTO DALLA RECENSIONE FATTA DA BLOW UP AL DISCO DI FABRI FIBRA, non so bene a firma di chi, chiunque fosse ha tutta la mia stima.....è stato più o meno come citare Schopenahuer per recensire un film di Massimo Boldi



C- Che la sua definizione di “Musica Patafisica” combacia con quanto scritto da Joe D’Urso nel suo trattato “Sustanziazione e parallassi della Koinè di Waylon Jennings comparata alle angosciose partiture sperimentali di Frank Carillo nella perifrasi peripatetica dei ritornelli di Ryan Bingham e Andrew Dorff ….vale a dire una metastasi estrema della cognificazione forzata degli assoli di Stevie Ray Vaughan rivisti nella poetica futurista di Frankie Perez” e a quel punto passate le successive 4 ore godendovi sadicamente lo sguardo fisso, vitreo ed attonito del poveretto…


D- Prendete una piastrella del bagno e gliela fate ingoiare di piatto, curandovi di non smussare gli angoli, che poi quando se ne rompe una manca sempre quella di ricambio…poi per finirlo (se no soffre poveretto) gli leggete un qualsiasi articolo del Buscadero (va bene anche uno dei miei...).



SITUAZIONE 4 – HOMO ROOTSOFILUS Vs ALTRO SESSO


NB – la situazione può essere anche letta al femminile, perchè esistono esemplari di Homo Rootsofilus di sesso femminile, benché rarissimi..solo l’opzione D vede diverse possibili reazioni a seconda del sesso.


Vi innamorate di una bella ragazza e decidete di fare colpo su di lei invitandola ad un concerto. Indagate con l’amica di lei (ovviamente brutta e sfigata e che vi aiuta solo perché segretamente innamorata di voi come tutte le amiche di quelle gnocche che non vi cagano, i luoghi comuni, si sa, esistono!) sui suoi gusti e scoprite che lei vorrebbe tanto esserci all’Heineken Festival a vedere Vasco Rossi. Voi che fate?...


A- Ma bene! Comprate subito i biglietti e l’intera discografia di Vasco Rossi, 6 magliette, tappezzate la vostra casa di poster di Vasco e tirate fuori quella foto fatta a Riccione nel 1988 in cui tenete in mano uno striscione con scritto “Grande Vasco”, (e stracciate la foto successiva in cui davate fuoco al suddetto striscione). Da oggi siete uno della combriccola del Blasco da aaaaaaanni!


B- Vabbè, per la figa questo e altro. Comprate i biglietti, ma al concerto vi presentate con mini-ipod invisibile caricato con l’intera discografia dei Social Distortion. Però ogni tanto urlate “Vado al massimo!!!” per non dare nell’occhio


C- Comprate 2 biglietti per Rod Picott, glieli regalate insieme ad un suo cd e un biglietto con un vostro breve pensiero di circa 12 pagine su “conoscere e apprezzare il cantautorato roots , disconoscere la musica commerciale da stadio” per prepararla al concerto. La sera fatidica la passerete con altri 12 sfigati in un locale a sentire Rod Picott masticando il di lei biglietto (e le 12 pagine di trattato) al pensiero che un vostro amico stupido e fighetto in quel momento si sta spupazzando l’oggetto dei vostri desideri al concerto di Vasco, appuntamento che si è guadagnato dichiarando semplicemente “minchia che figata Rewind!”. Unica nota positiva della serata il fatto che Rod Picott vi citerà sul suo sito come primo acquirente in prevendita di ben due biglietti per i suoi concerti (di solito il suo avventore tipo passa di lì per caso per una birra..)..e son soddisfazioni!


D- Versione maschile: Ma che si fotta! Col cazzo che mi sento Vasco, piuttosto mi trombo l’amica brutta (che di conseguenza ascolta Kate Bush) o mi faccio 25 minuti di pippe sull’assolo di Dark Star di Jerry Garcia!

Versione femminile: Ma che si fotta! Col cazzo che mi sento Vasco, e non mi trombo neppure l’amico sfigato (che di conseguenza ascolta Matthew Ryan): mi faccio una no-stop-night di film di Brad Pitt mangiando 6 tavolette di cioccolato fondente!



SITUAZIONE 5 – HOMO ROOTSOFILUS Vs RESTO DEL MONDO



Il vostro partner porta a casa un collega di lavoro, che si mette a guardare curioso tutta la vostra collezione di cd . Dopo averla esaminata per intero (e quando, visto il minuzioso interesse dimostrato nel leggere tutti i titoli, voi siete ormai sicuri di aver trovato un altro Homo Rootsofilus), egli esclama “Ho comprato il Greatest Hits di Tiziano Ferro, ho visto che ti manca, te lo posso duplicare se vuoi…?”. Voi rispondete:


A – Ah grazie, pensa che stavo per ordinarlo, mi togli un pensiero!


B – Uh…ehm…me lo presta già un mio amico, grazie comunque….che ne pensi di Ibrahimovic invece?


C – No, mi sa che non hai colto appieno il senso della collezione, adesso ti spiego: Ferro appartiene ad un tipo di concezione che …(ecc…ecc..per 5 ore..). Il giorno dopo apprendete che il collega di lavoro si è licenziato.


D – Lo prendete per il coppino e gli dite nell’orecchio digrignando i denti “ma brutta testa di cazzo, ma se vedi un intero scafale di cd di Steve Earle, ti pare io possa volere la tua merda di Tiziano Ferro?!?!”..e assestandogli un calcio nelle palle chiamate il vostro partner perché il suo ospite non si sente molto bene e se ne deve andare…






SITUAZIONE 6 – HOMO ROOTSOFILUS Vs RESTO DEL MONDO 2



Arriva in casa vostra il solito collega sconosciuto del partner, guarda i vostri cd e prendendo un cd esclama “Uh, bello questo, lo cercavo da tempo, non è che me lo presti che me lo masterizzo?. Voi,:


A- Ma certo! Ma perché solo quello, prendi pure tutti quelli che vuoi!


B- Ah…ehm…guarda te lo masterizzo io e te lo faccio avere con anche la copertina a colori… (oppure glielo prestate, ma prendete numero di serie del cd e di targa dello sventurato per la futura restituzione, e da quel giorno lo tempestate di telefonate minatorie)


C- Hai scelto Blonde on Blonde di Dylan! Bene, ma allora devi prima fare il percorso che dai primi dischi acustici passa alla svolta elettrica..magari ti faccio una compilation esplicativa, ma direi che anche..(ecc..ecc…seguono 6 ore di piani di lavoro per 76 compilation esplicative dell’opera di Dylan e derivati).


D- “cerchi da tempo…….Blonde on Blonde!?!? Ma se lo vendono anche nei cessi degli autogrill!!! Se scendi in tabaccheria te lo danno quando non hanno abbastanza resto in moneta al posto delle caramelle! Ma dove cazzo l’hai cercato, in macelleria??!!” e usate l’angolo di una delle 17 copie di Blonde on Blonde in vostro possesso per spezzargli le dita una ad una…





SITUAZIONE 7 – HOMO ROOTSOFILUS Vs HOMO VETUSTUS PROGRESSIVUS PIEFFEMMENSIS Il vostro vicino di casa di 60 anni è un appassionato di progressive come tutti gli italiani della sua generazione, e non manca di ricordarvi quando lo incrociate che lui c’era quando i Jethro Tull suonarono a Milano con i Gentle Giant nel 1973... Un bel giorno che state per andare a vedervi il vostro 27esimo concerto di Bruce Springsteen, lo incontrate e vi dice “ah, Springsteen, sì, molto grezzo e poi Born In The Usa era proprio una americanata…però magari dal vivo può essere divertente!”. Voi rispondete


A- Si, certo non vale la reunion dei Van Der Graaf Generator, è roba per buzzurri della domenica pomeriggio in un centro commerciale del Wisconsin, ma sai com’è, piace tanto a mia moglie e mi tocca!


B- Ma si, …però no dai…dal vivo è speciale, te lo consiglio….oh …perdo il pullman..ciaaaao!


C- No, no, no…..se mi dice che BorninTheUsa è un americanata vuol dire che non ha colto il nocciolo dell’opera Springsteeniana, vede…(seguono 7 ore e ¾ di discussione, alla fine della quale vi trovate almeno d’accordo sulla bontà della sua voce, e intanto avete perso il concerto)


D- "E magari pensi anche che Dylan è bravo a scrivere canzoni ma non sa cantare e dal vivo è scostante perchè non si riconoscono le canzoni?!??!." Quando lui si illumina dicendovi che sì la pensa anche lui così e rincara la dose dicendo "un po' come quelli che svalvolano per i Creedence Clearwater Revival...un gruppettino da 45 giri!", ..voi passate ripetutamente con un tagliaerba sulla sua collezione di vinili di Peter Hammill, stando bene attenti a fare il contropelo ai solchi, E smetterete solo quando il poveretto vi avrà giurato che non racconterà più di come cantava da dio Demetrio Stratos e che lui c’era sia a Parco Lambro nel 74 che quel pomeriggio del 77 a Zerbo quando….


RISULTATI


Maggioranza di risposte A: HOMO ROOTSOFILUS MASSONIS – costui è convinto di avere un malattia e che vada nascosta, vede il mondo degli appassionati come una massoneria che opera nell’ombra, quasi un club esclusivo, e recita nel quotidiano la parte dell’omologato/allineato per non dare nell’occhio. Quando sente un cd di Jesse Malin si assicura di avere le tapparelle chiuse e tiene in casa l’intera discografia di Jennifer Lopez da mettere in evidenza quando invita qualcuno a cena per non contrariarlo con strani nomi….Quando incontra una altro esemplare di HR gli parla a gesti in codice per non farsi sentire da orecchie indiscrete.


Maggioranza di risposte B: HOMO ROOTSOFILUS INDIVIDUALIS – costui invece non si sente parte di nulla, vive la sua passione in solitudine ed è convinto che né gli frega di quel che pensa il mondo né al mondo frega di lui e della sua musica. Quando incontra un altro esemplare di HR non lo caga di striscio…tanto è sicuro che quello, anche se ascolta Mellencamp, non ci capisce di musica quanto ne capisce lui.


Maggioranza di risposte C: HOMO ROOTSOFILUS MISSIONARIUM – Andate e predicate il verbo! Questo pensa questo tipo di HR, qualsiasi affermazione di tipo musicale fatta in tutto il globo lui la prende maledettamente sul serio come occasione per ribadire e teorizzare . Se per scherzare dite che Van Morrison è un ciccione non riderà e vi spiegherà che la pancia è frutto del suo mood da “so quiet in here” che lo ha portato a mettere in pratica nel modus vivendi quanto Yeats decantava in versi nelle sue poesie..ecc…ecc… Sono esemplari comunque riconoscibili a vista dalle borse sotto gli occhi e i calli alle mani. Un tempo diventavano anche ciechi.


Maggioranza di risposte D: HOMO ROOTSOFILUS FIERUS – Non si china la testa!. Questo esemplare è convinto che non bisogna arrendersi mai alla stupidità, che l’ignoranza del mondo è una colpa grave da lavare anche col sangue se necessario. In qualsiasi discussione interviene con una frase così costruita: “Ma smettiamola di dire che…..!Solo degli (insulto a scelta) pensano ancora che ….! Ma vaffanculo!” E’ quello che hai concerti di Springsteen passa la serata a tirare gomitate sui denti a quelli che si lamentano di quanto rompe le palle Bruce quando fa il brano acustico e quelle puttanate tradizionali che piacciono solo ai contadini.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Aaaaaaaaaaaaaaah, anche qui!
Follia is your co-pilot!

Nicola Gervasini ha detto...

...certi capolavori non vanno persi.....:-)

BILL RYDER-JONES

  Bill Ryder-Jones Lechyd Da (Domino 2024) File Under:   Welsh Sound I Coral sono da più di vent’anni   una di quelle band che tutti...