lunedì 15 settembre 2008

STAYTON BONNER . Cadillac Road


18/02/2008

Rootshighway


VOTO: 6,5



Ecco, adesso che avete letto il voto qui sopra, dimenticatelo pure. Per sapere se Cadillac Road, nuovo album del rocker texano Stayton Bonner, fa davvero per voi, rispondete a queste semplici domande. Avete ancora voglia di sentire una canzone (la title-track) che parla di visite lungo la Amarillo Highway ad un luogo mitico come il Cadillac Ranch, al suono di una radio che trasmette "Roy Orbison singing with the stars all around" (ci deve essere un dj negli states che passa Roy sempre nei momenti topici della vita dei songwriters…)?. Avete voglia dell'ennesima, canzone sulle serate solitarie passate negli hotels da irriducibili hobo in tournée (Quality Inn Confessional)?. Vi sentite in sintonia con un uomo che in Perfect Kind Of Man ama la propria donna perché lei accetta la sua natura di zozzo artista da strada (I've got a favorite old t-shirt that could walk in this town...) o perché lei, una ex-sofisticata lady da negozi di alto bordo, si accontenta di vivere con pochi soldi ascoltando con lui i dischi dei Rolling Stones (So Much To You)?. Vi interessa un meticoloso trattato in chiave irish-sound sulle similitudini tra il modo di ubriacarsi in Irlanda rispetto a quello di Austin (Black Bush Whiskey Straight)?. Avete voglia di testare tutta la malinconia della bellissima ballata Open Mic Cafè, parata di losers che si contendono un palco con microfono aperto, tra ragazzine esordienti che cercano mestamente di suonare come Sheryl Crow e bluesman che mandano tutti a quel paese dopo solo un verso di Bell Bottom Blues?. E poteva forse mancare il mito di frontiera, siete pronti per l'ennesimo racconto "on the road" di Going New Mexico?. E già che siete in Messico, non sentireste forse la mancanza di una bella coda strumentale alla Calexico (El Camino)?. Vi ritroverete nelle considerazioni di un altro pazzoide come noi/voi (nessuno si senta escluso se arrivate a leggere tutto questo articolo) che passa il tempo a pensare che cosa può aver portato un uomo a vendere un bellissimo e vissuto libro di William Faulkner, oppure quali tragedie costringono un poveretto a separarsi da un vinile di Townes Van Zandt sul quale aveva pure scritto le proprie note (Cemeteries & Second Hand Bookshops)? Sareste catturati da uno che è un fan prima che un artista, che ti fa un inno alle canzoni mielose della West Coast di un tempo (Seventies Easy Listening Song, omaggio agli America), chiude il disco con l'accoppiata Gas Station Coffee - avete ancora voglia di storie da autogrill? - e Armadillo Boogie Woogie - serve alla vostra vita quotidiana una descrizione di come difendersi dagli armadilli del deserto che ti svegliano la notte?- non prima però di aver sparato otto minuti di monologo sulla guerra (la notevole Perrone)?. Avete un buco per un disco di pura texan-music, ben suonato, ma con una voce che latita un po' nei momenti in cui servirebbe più tono e una palese sudditanza psicologica verso i grandi padri della canzone?. Se avete risposto affermativamente a tutti questi quesiti, cosa state aspettando a comprare Cadillac Road?.(Nicola Gervasini)

Nessun commento:

BILL RYDER-JONES

  Bill Ryder-Jones Lechyd Da (Domino 2024) File Under:   Welsh Sound I Coral sono da più di vent’anni   una di quelle band che tutti...